DELL’ IMPERO DI AUSTRIA 469 2Ìone ed incoronazione della imperatrice. Il governo provvisorio della Grecia protesta contro al procedere del colonnello Accurti, comandante le forze navali nel Levante. Aveva desso arrestato due bastimenti mercantili con bandiera austriaca, i quali, carichi di provvigioni, appartenevano alla Porta, ed erano stati presi da bastimenti di guerra greci, e tratti a Napoli di Romania per esservi regolarmente esaminati. Lo stesso governo lagnasi ancora, che il colonnello Accurti avea rinnovato lo stesso atto di violenza nel porto dell’isola di Spezia, impadronendosi di altro legno, i cui documenti provarono chiaramente la sua destinazione per Prevesa, e smentivano formalmente le sue carte simulate. Nello stesso tempo, Accurti dichiarato aveva, che egli senza eccezione ritorrebbe ogni legno mercanti4c austriaco che fosse arrestato dagli altri greci armati, ai quali, per tal ma< niera, vietava il diritto di visita. Egli così autorizzava la bandiera imperiale a coprire ben anco i contrabbandi di guerra che recare si volessero al nemico. Il governo greco perciò appellavasi alla giustizia dello imperatore; il quale dichiarava, guarderebbe egli sempre la più stretta neutralità durante l’attuai guerra tra Grecia e Turchia. Sembra che l’ammiraglio Accurti non fatto avesse tali prede, se non perciò clic il governo greco doveva alcune indennità all’Austria di riconosciuta giustizia, ma di cui per altro sempre eludevasi il pagamento. Nel 14 settembre, lo stesso ammiraglio tocca la rada di Smirne, e vi conduce cinque mistici ed un battello pirata di cui s’era impossessato a Miconi, ove avea pure colato a fondo un altro naviglio. A bordo del suo legno avea tra ferri i capitani de’mistici. L’ammiraglio recossi a Candia, focolare dello spietato brigandaggio che si esercitava pe’mari, onde farsi rendere giustizia delle rapine fatto sopra molteplici legni austriaci, ed ivi, dietro esatti indizii, ricuperò parte del carico di uno tra questi, che partito era da Trieste. 18 settembre. Si apre a Presburgo la dieta di Ungheria. Gli stati del regno, che formano questa dieta, sono: r.° l’alto clero cattolico, ed i vescovi di rito greco nominati: 2.0 l’alta nobiltà, cioè i maggiorenti (magnati) del regno,i conti ed i baroni: 3.° i gentiluomini, ossia l’ordine de’cavalieri, e le corporazioni ecclesiastiche: le città libere