4.4 CRONOLOGIA STORICA ti, ad eccezione de’cucchiai ed orivoli di argento, de1 sigilli, degli stromenti da ricamo e degli ornamenti che non si potessero levare, senza far danno all’oggetto su cui sono so-vraposti. In conseguenza di tale decreto, la reggenza della bassa Austria, a di 3o, vieta la sortita di ogni materia di argento dagli stati ereditarli. 1810, 14 gen nano. Il commercio di Vienna e della bassa Austria, rappresentano all’imperatore le funeste conseguenze che derivar potrebbero dall’improvviso scadimento dei vi-glietti della banca. Tutte le gazzette che si stampano nella monarchia, devono essere sorvegliate, onde non contengano verun articolo, che offender potesse le straniere potenze. 1 febbraro. L’Austria inferiore e la superiore sono definitivamente riunite, e Vienna ne sarà la capitale. Nel 5, si ordina l’aumento degl’ impiegati-alle miniere di oro, di argento e di rame della Ungheria, ed il miglioramento dei lavori, essendoché desse rendevano un gran prodotto sotto il regno di Maria Teresa. Nel iS, si sa a Vienna che il contratto di matrimonio tra Ronaparte e l’arciduchessa Maria Luisa è firmato. Nel 24) le nozze sono pubblicate alla corte, e l’imperatore ordina delle feste solenni. Il 10 marzo, il principe di Neufchatel, ambasciatore di Ronaparte, domanda per costui la mano dell’ arciduchessa Maria Luisa, che S. M. gli accorda, ed a cui acconsente S. A. I. L’arciduca Carlo accetta la procura di Napoleone per rappresentarlo nella ceremonia del matrimonio, clic venne celebrato al dimani. Il 29 aprile, il governo attende a reprimere il bri-yandaggio esercitato dai Turchi, sulle cui frontiere deve essere mandata la truppa di linea, a rinforzare il cordone delle milizie nazionali. •2 maggio. Nel distretto militare di Temeswar in Ungheria, si trovano cenquarantolto medaglie 0 monete greche, • oli’effigie di Filippo re di Macedonia, di Alessandro il Grande e di Lisimaco, le quali vengono spedite a Vienna» Nel 4, il governo vieta l’introduzione del caffè negli stati austriaci, perchè la privazione di una tal merce non è dannosa a verun ramo d’ industria, e non è di un bisogno indispensabile, considerata anche quale oggetto di consumo. La sua introduzione fa sparire somme enormi, che restando nel paese, daranno forze novelle al sistema generale delle