CRONOLOGIA STORICA ottobre, che soli venticinque milioui di lire nel, caso in che nessuno degli azionar» acconsentisse alla conversione. Erasi posto in deliberazione se loro si accorderebbe un benefizio, »e si aumenterebbe il capitale per indurli a chiedere la conversione-, ma fu preferito di garantir loro, che in nessuna circostanza non si ridurrebbero nè rimborserebbero il tre e mezzo prima di cinque anni, ossia prima dell’ottobre 1829. Dietro un tal piano, sperava il ministro, di poter garantire allo stato un’ economia di mezzo per cento sovra settantacinque milioni di lire, cioè di trecentosettantacin-quemila lire per anno. A malgrado alcune contraddizioni si adottarono le proposte dei ministri. Il 6 marzo, il governo fece deporre all’uffizio della camera diversi documenti diplomatici sulla proposta fatta dalla Spagna di sottoporre ad un congresso gli affari dell’America. Il 16, il marchese di Lansdown, dopo aver dichiarato essere necessario di fare al re un addrizzo per chiederlo di prontamente riconoscere l’indipendenza delle antiche colonie americane, parlò dell’impossibilità della metropoli per ristabilirvi la sua autorità ed entrò in lunghi particolari per provare che i nuovi stati poteano sotto parecchi rapporti ispirare tanta confidenza quanto parecchi dei vecchi dell’ Europa. Mostrò poi la sua sorpresa di aver rinvenuto tra le carte depositate all’uffizio,una dichiarazione del principe di Polignac, ambasciatore di Francia contenente ; non poter egli concepire ciò che potesse intendersi nelle circostanze attuali da un riconoscimento puro e semplice dell’indipendenza delle colonie spagnuole, giacché in quelle colonie che sono agitate da guerre civili non esisteva alcun governo che offrir potesse la menoma apparenza di solidità un riconosciimento dell’indipendenza americana, per cui questo attuale stato di cose, gli pareva una vera sanzione dell’anarchia.» Ma osservò il marchese di Lansdown: se l’ambasciatore di Francia trae una tal conseguenza per essere quei governi fondati sovra principii eh’ egli non approva, non potrebbe il gran signore fare un ragionamento consimile rapporto al governo francese e alla sua carta? Se si stabilisce «n confronto tra la Columbia e parecchi governi che passano per civilizzati, vedrebbesi eh’ esso sarebbe vantaggioso pei nuovi stati d’America, che