DEI HE D’INGHILTERRA >77 Nel 2 giugno il parlamento veniva disciolto: furoni» datigli ordini per una nuova elezione, e la seduta doveva aprirsi il i5 luglio. In Inghilterra le elezioni avvennero tranquillamente. Le leggi sui cereali e la emancipazione dei cattolici, furono i soggetti con più di frequenza trattati nei discorsi dei candidati: ma quelli pure tra questi che dichiararono neccessario, o prudente, l’esprimere i loro sentimenti su questo proposito, non usarono parola ostile contro a’ proprietari delle terre; non si impegnarono a mantenere il pane a buon prezzo, e limitaronsi anzi alla vaga promessa di sostenere quei mezzi, che fossero egualmente vantaggiosi ai produttori ed ai consumatori. A Liverpool, si fece un tentativo per opporsi alla elezione di Huskisson, col pretesta che la politica del gabinetto negli affari commerciali, era stata dannosa alle manifatture del regno ed al porto di Liverpool, ma nessuno volle esser presentato quale candidato dai fautori di così irragionevole opinione. Cobbet ed Hunt, questi due screditati demagoghi, ebbero la sfrontatezza di presentarsi nel Lancashirc ed a Sommerset, ma furono accolti secondo i meriti loro. Le quistioni sulla emancipazione dei cattolici furono 1’ uno dei mezzi usati dai tory, per allontanare i candidati vigh. Si intesero allora ripetersi le grida di no popery, niente papismo. Il risultato si fu che gli antagonisti della emancipazione guadagnarono nel numero. Nella Irlanda una tale quistione era l’unica che agitata venisse nelle elezioni: in questa circostanza i preti cattolici usavano apertamente della loro influenza. Gli amici de’ cattolici avevano una maggioranza immensa. Gli aflìt-tuali, i cui proprietarii si presentavano per votare contrariamente, davano in pubblico i loro suffragi pei partigiani conosciuti della emancipazione. Da ciò nascevano disordini e risse, e le truppe fecero fuoco sul popolo. Nei contadi di Mayo, Cavan, Galway ec., parecchie persone furono ammazzate o gravemente ferite. Le elezioni per altro furono alla fine favorevoli al ministero. Ai movimenti cagionati dalle elezioni, successero i timori sul risultato delle raccolte. Quella del frumento fu v: IH." T.° VIL* ia