a3o , CRONOLOGIA STORICA gislativo a dettare un proclama, onde invitare il popolo a non lasciarsi sedurre dalle suggestioni dei nemici del ben fiubblico, assicurandolo che la unione più perfetta esiste tra e repubbliche francese e baiava. Le coccarde orangiste distribuite quasi pubblicamente, il ritorno dello stathoudec Guglielmo V, annunciato da’suoi fautori come certissimo, obbligano a mezzi energici per conservare la tranquillità. 11 direttorio, autorizzato a mandare all’Ajae ne’dintorni le truppe che ritenesse uecessàrie, dà il comando di quelle francesi e batave al generai Brune. Il 3o giugno (11 termifero), assume le funzioni il nuovo terzo del corpo legislativo. Di trentun membri cessanti, diciannove sono rieletti nella sua seduta del 2 agosto (i5 termidoro): il corpo legislativo applaudisce alla condotta del direttorio, che credette dover sottoporre al governo francese lo stato e la situazione della repubblica e rinnovargli la fedele testimonianza dei sentimenti della nazione e dei pubblici funzionari. Eccoci ora a quell’epoca pergiunti, in cui la repubblica sarà involta in una lotta terribile, su cui però otterrà pieno trionfo, ad onta delle potenti forze riunite contr’essa e le divisioni intestine, fomentate dai partigiani del principe di Orange. Il 11 giugno decorso, la Russia avea conchiuso un trattato di sussidii colla Gran Bretagna, il cui scopo era una spedizione in Olanda di diciasettemila seicento uomini, sei vascelli e cinque fregate. In esecuzione di quel trattato, eransi bloccati i porti di Olanda. Il 20 agosto, l’ammiraglio Dun-can presentossi alla rada del Texel, capitanando una forte squadra, ed intimò all’ammiraglio Storg, comandante la flotta batava, di arrendersi a lui, che operava a nome dello sta» thouder, annunciandogli che il generale Abercrombie sbarcava all’Helder con cinquemila soldati. L’ammiraglio baiavo, colla sua risposta del 22 agosto, dichiarò a quello inglese: egli sapersi i doveri della bandiera che porta e della patria che serve, mantenersi fedele al suo giuramento, non mai esser traditore, e starsi pronto ad una difesa degna della «■ausa che protegge. Il direttorio, istruito di quel latto, ordinò, il 23, all’agente della marina, di far tenere all’ammiraglio Duncan una nota conforme alla dichiarazione di Storg,