CRONOLOGIA STORICA blico, nè la legge fondamentale. In questa procedura adun- 3ue, tutto presentava il doppio carattere e della violenza e elio spirito di partito, e rio sarà pur anco maggiormente provato dai definitivi risultati. Il 20 ottobre, il re medesimo aperse, all’Aja, gli Stati Generali; cd ecco il riassunto del discorso pronunciato dal re in questa solenne circostanza. La nascita del figlio al principe di Orange assicura un erede al trono: la sua educazione sarà tutta diretta al bene de’suoi compatrioti. Tutto fa sperare la conservazione della pace. La carestia fu terribile nel corso dell’anno; ma i mezzi usati ne diminuirono i tristi effetti; e saranno presentati alla approvazion legislativa dei piani, onde prevenire il ritorno di tale flagello. La nazione mostrò il suo zelo per la legge sulla milizia nazionale. L’agricoltura è in uno stato florido, ina l’industria vuole incoraggiamento. L’interesse nazionale richiede la continuazione delle spese por le fortificazioni delle provinole meridionali. Il caro de’comestibili ha scemato la vendita degli oggetti manufatti, e da ciò nacque il manco nelle finanze dello stato, che bisogna coprire. S. M. è penetrato vivamente di quella verità, che il tesoro pubblico è in uno-stato triste, quando la miseria divora gli abitanti; ed è quindi, tanto dell’interesse, quanto del dovere di un governo, il favoreggiare ed incoraggiare l’agricoltura, l’industria ed il commercio. 15 novembre. Alcuni dissapori turbarono l’unione e la pace della famiglia reale, che si potea dire un modello di tutte le virtù private. Il principe di Orange era alla testa del dipartimento della guerra, la cui direzione fu confidata al conte di Goltz, qual commissario generale. Il principe, che avea mostrato il suo valore neTcampi di Waterloo, aveva ammirato le prodezze de’ Belgi, anche quando combattevano nelle file nemiche. Rientrati nella loro patria, parecchi ufficiali si indirizzarono al principe, che li tolse a proteggere, e domandò per essi a S. M. la facoltà di ritornarli ai loro gradi servendo nell’armata nazionale: il re accondiscese ai desiderii del suo augusto figlio, e formalmente gli promise di riporre quegli ufficiali in servigio attivo. Il conte di Goltz per altro, diede a tale disposizione un’applicazione diametralmente opposta alle intenzioni del principe: facendo