DEI lì E D'INGHILTERRA. Si calisi rapidamente i primi coloni, anche relativamente al numero dei confinati, correr minor rischio che non nei primi istanti di sua esistenza la sicurezza della colonia. Inoltre il numero dei confinati esser decuplo di quello, che nella sua origine; i quattro quinti almeno di essi poter audar in giro liberamente per parecchie ore del giorno, e quelli che abitano nelle città aver la facoltà di raccogliersi quando non sono al lavoro. Esser dunque evidente che lo stesso grado di sorveglianza rigorosa e costante non può essere nè eccitato dal naturai sentimento del timore, nò applicato, quando si giudicasse necessario, collo stesso successo che negli esordii. Invece di essere sbarcati, come altra volta, sovra una spiaggia deserta, con un semplice distaccamento di soldati e constabili per sorvegliarli, trovar oggidì i condannati una quantità considerevole di uomini egualmente eh’essi viziosi, una gran città con tutti i mezzi di licenza per lo sviluppo delle loro prave ed inveterate abitudini, ed una massa di abitanti liberi, di cui la ricchezza prontamente aumentata offre loro il mezzo di abbandonarsi alle recchie inclinazioni col continuare a frodare e rubare. In tal guisa la relegazione a Nèw-South-Wales, non più somministrare i mezzi di punire il delitto, o riformare i colpevoli. Nel settembre 1820, il numero dei confinati d’ambi i sessi che dimoravano a Sidney o nei dintorni, essere asceso a quat-tromilacinquecento; i magistrati aver dovuto infligger ga-stighi a milletrecentodiciassette di essi, oltre quelli già giudicati dalle corti superiori, i quali ammontavano a più di due sovra sette. Sembrare ancora che il motivo il più efficace perportare i relegati ad amare il lavoro e la sobrietà, facendo loro concepire la speranza di migliorare la propria condizione coll’esercizio di queste virtù; fosse stato di rado; 0 poco giudiziosamente, posto in opera dal governo coloniale. Per difetto di fermezza 0 di sagacia, non ess«rsi usate nè la dolcezza nè la forza in guisa, da produrre effetti salutari; la prima non aver avuto altro effetto »che un insultante ingratitudine, l’altra un’inutile disperazione. Di quattromilatre-centosettaniasei confinati,che avendo ottenuto il lor perdono o terminata la loro pena si erano'stabiliti nella colonia, non tornarsene che soli trecentoscssantasette j quali; a detta di P. III.1 T.° VII." 5