20 CRONOLOGIA STORICA ti straniere, e dagli ambasciatori britannici presso quelle corti. Rotte le conferenze, lord Castlereagh ne presentò il processo verbale alla camera dei comuni. Benché il loro esito lasciasse poca speranza a componimento, YVilbeforce geloso di decretare una procedura generalmente riguardata come scandalosa, inconveniente e dannosa all’onore ed agl’interessi della corona e del regno, annunciò il giorno 20, che egli farebbe all’ indomanc una proposizione fondata sulle carte rimesse alla camera. La presentò infatti il 22, e chiese la camera inviasse alla regina una deputazione per esprimerle il suo dolore perchè fossero falliti i tentativi di amichevole conciliazione, e supplicarla a voler accedere su taluno dei punti in quistione, per dare con ciò novella prova del suo desiderio, di sottoporre le sue disposizioni all’autorità del parlamento. La proposta fu combattuta in alcuna delle sue parti da Brougham e da sir Francesco Burdett, che proferì il discorso più luminoso e meglio ragionato che abbia sentito la camera in tale occasione, e al tempo stesso così moderato e appro- Ìalato alla circostanza, che gli meritò gli applausi di tutta a camera. I ministri appoggiarono la proposta, che fu adottata con trecentonovantun voti contra centoventiquattro. Il 24, si presentò l’addrizzo alla regina, con tutti i contrassegni del più profondo rispetto. Ella rispose essere vivamente commossa del suo tuono affettuoso; una conciliazione essere stato oggetto dei suoi voti più caldi; saper bene di esporsi al rischio di spiacere a coloro, che forse sarebbero quanto prima i giudici di sua condotta, ma riposare sulla loro integrità ed onore; che quale suddita dello stato, si sottoporrebbe con deferenza ed anche senza mormorare ad ogni atto dell’autorità sovrana, ma che qual regina accusata e vilipesa, doveva al re, a sé stessa ed a tutti i suoi sudditi, di non acconsentire al sacrifizio di verun privilegio essenziale. Dopo l’arrivo della regina, succedevano tutte le sere in Londra scene di disordine. Il 7 e 1’8 giugno, quando si conobbero la nomina del comitato secreto e la protesta della regina, ben diecimila individui si portarono nei dintorni del-raldermanno Wood ov’ella soggiornava; obbligarono i pas-