— 182 — appartengono alla medesima serie, quantunque siano scritte sulla carta, si conservano parimenti nella Libreria di S. Marco. Essendo scritte sopra una materia più fragile, vennero forse considerate come semplici curiosità letterarie ; e siccome i Dieci talvolta trasportavano documenti storici cosiffatti dagli Archivi alla publica Biblioteca, probabilmente nel caso nostro andarono a questo modo le cose. Di queste lettere reali scritte sopra la carta, la prima è diretta da Eduardo IV nel 1471 al pontefice Sisto IV ; ve n’ ha una di Enrico VII data in Febrajo 1505 ; le altre, sottoscritte da Giacomo IV di Scozia, datano dal 1490 al 1492. Delle missive reali in pergamena è importante singolarmente la prima, perchè dimostra quanto a lungo e quanto energicamente il lievito della Riforma fermentasse nell’ Inghilterra, prima della decisiva separazione da Roma. Data da Windsor a di 24 Febrajo 1475-76, è scritta da Eduardo IV a Sisto IV. Ha per iscopo di ottenere dal Papa nuove lettere di condanna contro questo figlio d’iniquità e perdizione (maximus ìniquitatis et perdicionis alumpms) che fu Reginaldo Pecock. Il dotto' editore del Repressor ha dimostrato già che « nel 1476 » Eduardo IV avea denunziato ad Oxford lui, i suoi libri » Moma, le ho recuperate per uno scudo et mezo, et così le » mando a V. Cel. ecc. » (Gaspako Contarini, Lettere dall’ Ambasciata di Roma 1528-1529. Bibliot. Marciana, God. MXLIII, Classe VII Ital., Lettera 189). Abbiamo accennata più sopra la provenienza delle lettere del Courtenay (facc. 94-101), venute in mano della República nel 1556 ; or siamo lieti di far conoscere che nell’ Archivio dei Frari si trova pur qualche avanzo del memorabile sacco di Roma nel 1527.