— 43 — relazione diretta con Inghilterra od Inglesi. Le carte che cosi furono disseppellite sono molto importanti, e ci parve tanto più conveniente d’innestarle in quest’opera, quanto meno potevano parer sufficienti ad una speciale publi-cazione (1). La prima formazione degli Archivi di Venezia pai-che risalga a remotissimi tempi co’ Registri dei Pacta o Trattati della Republica, e coi Commemoriali o Miscellanee di cose memorabili. I nove volumi dei Patti, i quali comprendono le prime carte di Stato della Republica, non sono che copie, benché di data antichissima e di perfetta autenticità. La trascrizione fu cominciata nel secolo XIV e compiuta nel XV ; più tardi gli originali perirono. I due primi documenti così conservati sono due copie, l’una degli atti del Concilio di Calcedonia celebrato nel 481, e l’altra di un diploma dell’ 883, con cui l’imperatore Carlo il Grosso determinava i confini della giurisdizione di Venezia, confermava i suoi diritti di possesso sulla terraferma, e rinnovellava i privilegi della Basilica di S. Marco (2). Del X secolo avanzano pochissimi manoscritti, in pergamena, che possono consultarsi nella Busta Ducali ■prima. La maggior parte dei documenti notabili di questo e dei due secoli successivi dispane (per usare la frase pulitamente ambigua degli scrittori moderni intorno a cosiffatto argomento) nella confusione che seguì alla caduta della Republica nel 1797 ; di modo che, in generale, può dirsi con sicurezza che la serie non interrotta (1) L’autore si riferisce al Calendar, di cui questo volume contiene la prefazione soltanto. (2) Il cav. L. De Mas Lateie : Bapport sur le Becueil des Archives de Venise, intitvlé Libri Pactorum ec. Paris, 1851.