— 108 — osservò : « Io so mal latino, poi la farò lezer. » In Feb-brajo 1603, il Doge Grimani scrisse in italiano alla regina' Elisabetta, e, dal Marzo 1582 al Marzo 1585, questa inviò alla Republica quattro lettere nella medesima lingua, benché, generalmente parlando, i monarchi inglesi scrivessero a Venezia in latino. Gli ambasciatori inglesi, nelle relazioni loro colla Signoria, usavano di consueto la lingua italiana, ma si trova pur qualche esempio dell’ uso della lingua latina sino alla fine del secolo XVII. Più tardi si nsò generalmente il francese, ed è recentissima l’epoca nella quale i diplomatici inglesi cominciarono a presentare le loro comunicazioni, scritte alle corti straniere, in inglese. Le carte diplomatiche della Republica possono ripartirsi nei titoli susseguenti : I. Le istruzioni o commissioni date all’ambasciatore quando partiva. II. I dispacci scritti dallo Stato. III. Lettere di novità giornaliere che accompagnavano i dispacci, scritte nella Cancelleria ducale per informazione delle potenze straniere e chiamate Avvisi. Queste non si trovano ai Frari, ma una serie che comincia col 1510 (1) trovasi a Vienna. IV. Dispacci scritti durante la loro legazione dagli agenti diplomatici. V. Avvisi che gli ambasciatori spedivano dalle corti straniere. VI. La Relazione che 1’ ambasciatore al suo ritorno leggeva al Collegio e al Senato. (1) Archivio storico italiano. Voi. V, face. 451.