— 224 — quanto avremmo potuto imaginarci mai della pompa del gran Lord Cardinale (1). (1) Non essendo impediti noi dai giusti rispetti che tennero il sig. Rawdon Brown dal publicare nell’ edizione inglese il dispaccio, onde è discorso nel testo, crediamo di far cosa grata al lettore, trascrivendolo intero dalle lettere di Gasparo Contarmi, che si conservano nella Biblioteca Marciana (Classe VII, Cod. MIX). Ecco dunque il Dispaccio : « Ser.me p. etc. — Adi 13 del presente scrissi a Vostra » Serenità come el dì seguente el Rev.mo Cardinal Eboracense * » dovea intrar in questa terrai, et cussi Ila fatto. Al qual li » andò incontra fora di la pòrta la Maestà Cesarea cum tuta' » la corte, et lì expectò quasi per 1. hora et meza. Gionto che » fu, che erano quasi hore 23, Sua Signoria R.ma non smon-» tando de la mulla, ma a cavalo a cavalo (sic) cavatasi la bareta » abrazò prefata Maestà Cesarea, et quella fece lo instesso verso » lui Cardinal, tenendo etiam la bareta in mano. Da poij fir-» matasse per un pocho che nuj oratori, et alcuni di questi pri-» marij Signori li basassimo la mano, se inviò prefata Maestà » dentro di la terra, havendo sempre a lato el prefato R.mo » Cardinal. La compagnia del qual sì del numero de li zentil-» homeni et guardia sua de arzieri, vestiti tuti ad una livrea, » che erano 1200, corno de li personazi inglesi, non mi exten-» derò altramente di descriverli a V.a S.ià, perchè dal Clariss.mo » orator Suriano sun certissimo che de tutto particularmente » la ne sij sta advisata. E sta preparate le staneie a Sua » Si^ia Rev.ma in el palazo proprio dove stantia la Maestà » Cesarea, dove gionto volse prefata Maestà conpagnarla fino » a la porta de la stantia sua. » Heri matina veramente essa Maestà Cesarea cum el » Rev.mo Cardinal, nui oratori et tuta la corte sì Cesarea come » del prefato Rev.m° Cardinal, che era in gran mjmero et molto » pomposamente vestita, nè tacerò che ala stapha del prefato » Rev.mo Cardinal erano da 20 zentilhomeni Englisi, tuti ve-» stidi de seda et cum cadene doro al collo, fu ad una giesia, » intitulata Nostra Dona, a la messa. Dovè anchorche fussero