— 23 — Gloss. Latin. M. S. reg. Regestum, retatimi. Iso Magi-ster in G-lossis : Regestum, vocatur líber continens memorias aliorum libronm et epístolas in unum collectas : et dicitur Regestum quasi iterum gestum. Joannes Scotus registrón dicebat. E segue col riferire esempi. Due ne ricordo. Il primo è tratto dalla prefazione del codice Teodosiano — qua in regestis diversorum officiorum relata sunt. Il secondo dalla vita del pontefice Nicolò I, scritta da Anastasio — sicut in Jipistolis, quas iidem Legati in Sardiniam deportaverunt, Regesto ipsius Pra-sulis continetur insertis. — Queste autorità mi confortano a credere che la voce Regesti esprima veramente 'A Calendar inglese, e abbracci il proposito del recare estratti dei documenti. La qual cosa non credo avrebbero fatto le voci, Indice, Catalogo, Catalogo ragionato ; nè fatto lo avrebbe la voce Rubriche. Nel Forcellini, Rubrìca est descriptio earum rerum qua in legibus infrascriptis continentur. E nel Ducange : Rubrica pro commentarium, memorialis liber seu scheda, in qua quid notatu dignum refertur. E viene dal colore rosso (rubrum), col quale le rubriche e titoli avanti la stampa e nelle prime edizioni si scrivevano 0 stampavano. Il nostro vocabolario Rubrica definisce brevissimo compendio o sunto di libri o di capitoli di un libro. Questa idea non abbraccia quella del Calendar, nè quella di Regesti. Per significare Calendar avrei potuto usare la voce Registro. Nel nostro vocabolario Registro è definito : libro dove sono scritti e registrati gli atti publici. Nello stile cancelleresco veneziano Registro abbraccia queste due idee, nella trascrizione degli atti publici, e nel sunto che