— 48 — Nel frattempo, quello che originariamente era stato il Minor Consiglio, trasformossi gradatamente in Collegio, e formò una specie di Gabinetto o Consiglio privato. Era composto di ventisette nobili : i tre Capi della Quamntia criminale (suprema corte criminale) ; sei Savi grandi, che rappresentavano il Senato; cinque Savi di terraferma, che governavano le provincie, e che in effetto costituivano nella República il ministero dell’ interno e quel della guerra ; e finalmente sei Savi ai ordini, che da prima dirigevano quasi esclusivamente gli affari della marina che furono poscia divisi con altre magistrature. A capo del Collegio era il Doge e i suoi sei consiglieri, cioè dire la Signoria, titolo che implicava il potere supremo e la presidenza dello Stato. La Signoria era la visibile personificazione della República astratta, che essa rappresentava agli occhi dei veneziani e degli stranieri : e la cerchia delle sue azioni è illustrata dalle varie filze e dai vari registri del Collegio e del Senato. *72 voti, che potrebbero farsi salire a circa 80 aggiugnendovi gli ambasciatori, i capi da mar ritornati, quelli che pur ritornavano dalla reggenza di alcune principali provincie. Tutto ciò non offrirebbe che un complesso di circa 200 voci deliberative, dalle quali dovrebbero dedursi le voci dei Savi grandi o del Consiglio, scelti quasi sempre fra i Pregadi o quelli dellat Zonta, perchè, in qualità di proponenti erano esclusi dalla votazione. Il Senato poi si componeva realmente di circa 300 individui, perchè, oltre gli accennati, intervenivano alle sue adunanze altre magistrature minori, come, a cagiou d’esempio, Patroni all’ arsenale, Provveditori alla sanità, dieci Savi, Esecutori alle acque, Massari agli ori e all' argento ecc. : ma questi non avevano che semplice voce consultiva. (Nota del conte Gibolamo Dandolo.)