— 188 — pensieri (1). Ma quantunque la successione fosse il principale argomento delle speculazioni politiche di tutti gl’ Inglesi, di questo tempo, era così evidentemente prematuro il discorso sulla sterilità di Caterina, che probabilmente altre considerazioni s’ univano ad indicare la possibilità d’ un divorzio. Nel 1514 (20 Agosto) Andrea Lippomano scriveva in fatti da Roma (ove, senza dubbio, il disegno, se veramente erasi concepito, doveva essere menzionato distintamente prima che altrove), correr le voci che Enrico Vili volesse : « lassar la mo-» glie eh’ el ha, fia dii Re di Spagna, qual fo moglie » di suo fradello ; » e soggiunge essere destinata a succederle una figlia del Duca di Borbone. In seguito, spargono molta luce sullo stato dell’ opinione publica, mentre si discuteva il divorzio di Caterina, gli avvisi (1) Al fine della Prefazione, nell’originale inglese leggesi questa nota, ohe collochiamo qui come a luogo proprio. — Erano stampate queste parole, quando un dotto compagno di lavoro mi manifestò il dubbio che questa frase fanno nuovi pensieri, non si riferisca indubitabilmente a nuovi disegni di matrimonio per parte di Enrico Vili. Ecco il passo originale : « 1510, 15 Lu-» glio, Venezia. Di ser Andrea Badoer orator nostro in Ingal-» terra, date a Londra adì 8 Zugno .... Item la Ràina a fato » una mole, con gran dolor di tutti: fanno nuovi pensieri. » Il verbo plurale col nominativo soppresso ha propriamente il valore del francese on. Non ho dubbio per parte mia che lo scrittore intendesse di accennare alle voci vaghe già sparse relativamente al divorzio, alle quali peraltro non volle dare una espressione più chiara. L’obbietto principale che si fa á cosiffatta spiegazione, cioè dire che nel 1510 era prematuro il disperare un figlio da Caterina, si potrà muovere ancora meno al passo che segue, dell’ anno 1514, il cui significato non può fran-tendersi: «1514, 1 Settembre, Venezia. Di Roma, di ser Vetor