— 145 — un nolo o vogliam dire una multa a vantaggio delle galere medesime. E quantunque volte erano sospesi i viaggi marittimi, il commercio di terra veniva senza restrizioni ripreso. Sono molto particolari le norme con cui procedevano queste prime intraprese commerciali. Quando i mercati del paese parevano favorevoli ad un commercio di esportazione, il governo proponeva al Senato di votare un certo numero di galere per un dato viaggio. I luoghi a cui si volgevano erano molti : uno di essi le Fiandre. Se la proposizione accettavasi, le galere erano messe all’ incanto. Son noti i prezzi ai quali s’aggiudicavano: da un atto dei Misti Senato rileviamo che nel 1347 il prezzo medio di tre galere era di circa sessantasette lire ciascuna, e nel 1375 cinque galere avevano un prezzo medio che oltrepassava di poco ottantuna lira : somma molto maggiore di quello che si potrebbe imaginare il lettore, giacche le lire di cui si parla son lire grosse, ed è certo che ciascuna di codeste valeva dodici ducati d’oro o zecchini. Il capitano era eletto dal Maggior Consiglio, ma stipendiato dai patroni o mercanti, ai quali eransi aggiudicate le navi ; e nella serie di questi capitani e mercadanti si trovano i più nobili nomi della República. Nel 1517 lo stipendio del capitano Andrea Priuli ammontava a seicento ducati d’ oro per viaggio ; ma eziandio nei due secoli XIY e XV, in cui lo stipendio era di molto minore, il capitano doveva tenere tre servi e far le spese all’ ufficiale che sopravvegliava la navigazione (1). Coll’ andar del tempo, le leggi divennero (1) Misti Senato, voi. V, facc. 182. Maggior Consiglio, 1322, 2 Giugno. R. Brown. 10