— 20 — stipendiato, e il presente direttore degli archivi nel 1855, propose che persole abili e renumerate fossero deputate a formare Regesti speciali dei documenti, dietro norme uniformi e indeclinabili, dai quali sorgesse un prospetto generale degli atti antichi della nazione. Nello stesso tempo propose che altri attendessero alla pu-blicazione di codici manoscritti voluminosi, cronache, storie, diari, ecc. Il governo ha dato la sua sanzione alle proposte, accolte favorevolmente dal publico, e si diede tosto mano all’ opera che fu lodata dal pubblico. Vili. Pure vi furono tali, ed anche uomini degni di stima per meriti letterari, che non approvarono quello che fu statuito, e preferivano la publicazione di documenti integri ; ed avrebbero voluto che s’instituisse un ufficio composto di storici valenti, il quale determinasse la scelta dei documenti da publicarsi. Ma il giornalista riflette che di certo nessun sommario equivale al documento, ma senza regesti come si può procedere alla scelta dei documenti che occorrono allo studioso ? Il signor Tytler, chiamato dalla Giunta d’inchiesta ad esporre il suo parere, disse : « Visto quello fece la Record Commission, » qual guadagno si otterrebbe dal sostituire un oceano di » stampe ad un oceano di manoscritti ? « Egli è vero, » soggiunge il giornalista, « che il pri-» mo scopo della rappresentanza nazionale fu la conser-» vazione delle memorie antiche, ma per lo storico, » al quale devono giovare, è impossibile lo andare a