— 33 — ambizioni di signoria di un doge, quando fu mozzo il capo a Marino Falier. Se il governo veneziano fu essenzialmente pratico nei passaggi dell’ autorità sovrana, lo fu ancora di più negli ordinamenti interni. I casi, i bisogni, i tempi, le circostanze dettavano le leggi, e per mandarle ad atto si creavano i magistrati. Io non immorerò qui sopra questo argomento svolto dal signor Brown nel suo Discorso. XVI. Il Brown nella sua prefazione narra la storia dello Archivio dei Frari. Devo soggiungere che questo argomento fu trattato, posteriormente, in quest’anno,dal signor Bartolommeo Cecchetti in un suo opuscolo intitolato : Gli Archivi della Republica veneta nel secolo XIII al XIX. Egli narra per filo e per segno questa storia; vi aggiunge notizie sugli archivi amministrativi dei governi posteriori, correda il notabile suo scritto coi documenti, e vi aggiunge un indice di tutti gli archivi raccolti nel convento dei Frari, lavoro del signor Francesco Gre-golin, uffiziale dell’ Archivio stesso dei Frari. Il signor Cecchetti, che oltre all’ ufficio di Aggiunto alla direzione dell’Archivio, è professore di paleografia e storia veneziana, dà conto fra le altre cose delle depaupera-zioni che gli archivi della republica ebbero a sopportare dopo la sua caduta, nel 1797, nel 1798 e nel 1805, pelle quali molti volumi importantissimi (p. e. l’originale dei Diari di Marino Sanudo, gli Annali scritti dai segretari ecc.) passarono a Parigi, a Vienna, a Milano e tutti R. Brown. 3