— 52 — passato ai Pregadi (1) ; nulladimeno il Maggior Consiglio esercitò una influenza notabile sino al cadere della República nella distribuzione dei posti, e, almeno teoricamente (2), fu 1’ assemblea sovrana. Esso decretò tutte le mutazioni organiche, tutte le modificazioni importanti della costituzione. Nel 1296 stanziò quella risoluzione famosa che, restringendo il diritto d’ essere ammesso nel suo seno, stabilì un’ aristocrazia esclusiva ; e cinque secoli più tardi si raccolse l’ultima volta, il 12 Maggio del fatale 1797, per decretare il non glorioso suicidio della grande República, al cenno dell’ invasore francese. Quando il Senato divenne la molla che, visibilmente e largamente, metteva in moto tutti gl’ ingegni dello Stato, si moltiplicarono con rapidità le sue carte. Dissomiglianti ai giornali del Maggior Consiglio, esse sono suddivise in varie classi, la prima delle quali porta il titolo di Misti Senato, e comincia nel 1293. Tutta-volta il catalogo della Cancelleria secreta, compilato dal • secretario Negri nel 1669 (3), ci avverte che oramai a (1) Mi parrebbe più esatto il dire che il potere del Maggior Consiglio era stato scemato, parte per arbitraria ingerenza di esso Pregadi, e parte per ispontanea delegazione dello stesso Maggior Consiglio ( Nota del conte Girolamo Dandolo). (■2) Più che teoricamente : e tanto è ciò vero, che dalle deliberazioni dello stesso Pregadi o Senato, poteva appellarsi, ed infatti appellavasi, al Maggior Consiglio. E eh’ egli non fosse sovrano in sola teoria, lo prova l’Autore medesimo colle parole che seguono (Nota del conte Girolamo Dandolo). (3) Questo manoscritto è il solo catalogo od indice generale che esista di una parte dell’ Archivio dei Frari. Fu compilato fra il 1660 e il 1684, ed ha questo titolo : « Indice della Se-» creta, fatto in tempo del serenissimo principe Domenico