— 238 — tutti nelle mie ricerche prestato ogni assistenza pos-' sibile. Ho già manifestato al cavaliere Toderini, ora vice-direttore dell’ Archivio generale, la mia gratitudine per le particolarità che riguardano gli Archivi di Mantova. Ma io sono pure molto riconoscente al signor Luigi Pasini, ora Ufficiale nell’Archivio medesimo ed Ispettore di quella camera di studio, per l’intelligente ed efficace ajuto che mi prestò volentieri ; nè posso omettere di ricordare con animo grato 1’ utile assistenza avuta anche dal-suo dipendente, il signor Luigi Guadagnini. Nella Libreria di S. Marco, l’abate Giuseppe Va-lentinelli bibliotecario, il vice-bibliotecario Giovanni Yeludo e il coadiutore Giovanni Battista Lorenzi, mi porsero in ogni occasione 1’ ajuto più cordiale e più efficace. Con quest’ ultimo poi contrassi una particolare obbligazione per F assistenza che la sua operosa amicizia accompagnata da una conoscenza profonda delle venete antichità potè darmi. Al Conte Sorley Mac-Donuell, la cui traduzione del Giornale d’ un Secretano dì legazione Austriaco alla corte dello Czar Pietro il Grande, dimostrò non ha molto la perfetta sua conoscenza del latino moderno, io debbo essere riconoscente di quegli ajuti che può dare lo zelo d’ un capace e paziente ricercatore, e un intimo amico. Di gran cuore ei m’ ajutò per più d’un anno continuo coll’ acutezza della sua critica e colla sua valentia di antiquaria, che sono particolarmente opportune a decifrare gl’ intricati barbarismi della latinità del medio evo ; e molti documenti, che senza ciò sarebbero sfuggiti alla mia notizia, trovarono posto per le sue cure nel mio Calendar.