— 174 — fu poi Enrico IV, sul quale i nostri storici inglesi serbano un compiuto silenzio. Nel 1390, il doge di Genova Antonio Adorno, avendo bandito una crociata contro i Mori, si rivolse per ajuto alla Francia, e probabilmente anche a tutta la cristianità. Erasi conclusa allora una tregua fra Riccardo II d’Inghilterra e Carlo VI di Francia, onde gli spiriti marziali dei due paesi erano, come dire, disoccupati. Il Duca di Borbone si pose a capo di millecinquecento uomini d’arme, coll’ usata e corrispondente sequela di arcieri e di fanti. Tra questi crociati era altresì Boling-broke, accompagnato da trecento cavalieri inglesi. Non si poteva desiderare più grande zelo o maggior concordia negli animi ; e non aveavi discrepanza d’ opinioni che intorno a un solo argomento : a chi toccava di benedire. 1’ armata ? Gl’ Inglesi riconoscevano papa Bonifacio, eletto di fresco ; i Francesi parteggiavano invece per l’antipapa Clemente ; perlochè essendovi in Genova molti preti, ortodossi ed eterodossi, fu convenuto che i campioni, tutti sul punto d’attaccare i nemici della cristianità, e intorno a questo d’ accordo, avrebbero lasciata da parte la questione sulla primazia della Chiesa, e ciascuna delle due parti avrebbe chiesta la benedizione a seconda delle particolari ¡convinzioni dei suoi capi legittimi. Al ritorno di Bolingbroke da questa spedizione, troviamo nei Misti Senato una notizia di esso, data in Novembre 1392. Il preambolo del documento afferma colla più ingenua gravità che, essendo stata sempre politica della Republica di guadagnarsi i potenti ed i grandi di questo