XIII AVVERTENZE 1. La virgola (,) separa parole di significato molto simile. 2. Il punto e virgola (;) separa i differenti significati. 3. I due punti (:) annunziano 1’ esempio. 4. Quando d’ un vocabolo è data una sola traduzione, questa vale per tutte le sue eccezioni. 5. Gli avverbi non vengono tradotti che quando in croato hanno una forma diversa. 6. I nomi propri formano lista a parte, ma stanno in ordine alfabetico cogli altri vocaboli quando in italiano hanno diversi significati. 7. Si danno soltanto i plurali e i femminili irregolari. Però s’indicano sempre i plurali dei nomi tolti da lingue straniere e dei nomi composti. 8. Le parole in.. . meno e in... bile, furono spesso ommesse, giacché la loro traduzione non presenta difficoltà. 9. Scelta dell’ espressione. Quando un vocabolo ha parecchi significati, si è accompagnata ogni singola traduzione o con una spiegazione o con esempi dichiarativi, che servano a meglio spiegare quel vocabolo. Trattandosi della mancanza di opere lessicografiche italianocroate, la dovizie delle espressioni presenterà, indubbiamente, qualche requisito nuovo e non disprezzabile per meglio apprendere le due lingue. 10. Le abbreviature si riferiscono sempre al vocabolo in carattere grasso a capo della riga, e non a quello proposto per la traduzione. 11. La lineetta (—) significa, come è d’uso, che la parola va ripetuta.