— 180 — periodo nel quale disparve dalla storia inglese per attendere a pellegrinaggi e ad imprese guerresche contro dei Turchi, e raccogliere così una somma di meriti, che bastavano, a suo senno, non solo a cancellare i numerosi trascorsi della sua giovanezza, ma a santificare eziandio l’usurpazione che senza dubbio avea meditata da lungo tempo. Tuttavolta sembrò che la previdentissima cortesia della República veneta fosse ricompensata, giacché fra i documenti conservati nei Commemoriali troviamo una lettera spedita da Enrico IV al doge Venier, a dì 4 Ottobre 1399, quattro dì appena dalla deposizione di Riccardo, annunziando la sua elevazione tam ■jure sanguinis, quam unanimi procerum et populi consensi; e in questa lettera, scritta in uno stile di lieta e giubilante cordialità, promette di trattare col favore medesimo che'i suoi sudditi, ut nostros proprios ligeos, tutti i Veneziani che capitassero in qualunque parte dei suoi domini di terra o di mare (Commemoriali, num. IX, facc. 93). I registri del Senato e il primo libro dei Privilegi offrono una folla di documenti relativi all’ Inghilterra, duranti' i regni di Enrico IV, Enrico V, Enricó VI ed Eduardo IV. I volumi che contengono le copie dei trattati già registrati (l’indice" dei quali, compilato sulle copie che ora si trovano a^ Vienna, fu publicato a Monaco dai dottori Tafel e Thomas nel 1855), non offrono un documento solo di particolare interesse per la Gran Bretagna : ma d’ altro canto, fra i trattati non registrati ne ritroviamo parecchi, a cui presero parte i re Inglesi. Non poche lettere originali sono conservate, fra cui io posso ricordare qui, che nel volume XXI dei Commemoriali