— 181 — trovasi registrata 1’ ampia Commissione, onde in Shakespeare Surrey rimprovera il Cardinale : ..... senza L’ assenso del monarca e dello Stato, Di fermar lega tra Ferrara e noi Gregorio de’ Cassali arbitro feste (1). In questa Commissione Wolsey chiama sè stesso luogotenente generale del Ee, e, ricordata la sua elezione a quest’ ufficio, afferma che il Re gli diede la più ampia facoltà di trattare e di conchiudere con tutti i sovrani della cristianità. Questo documento steso in latino, sottoscritto da Wolsey e contrassegnato da Pietro Yannes, è dato in Amiens, a dì 26 Agosto 1527, nè altrove 1’ ho mai potuto vedere. Quaranta lettere in pergamena, scritte da monarchi inglesi a vari Papi, e che ora si trovano fra questi medesimi Trattati non registrati, esigono, una considerazione speciale, essendo date dal 1476 al 1506, e autenticate dalle sottoscrizioni originali di Eduardo 1Y, Riccardo III ed Enrico VII. In che maniera giungessero dal Vaticano alla Segreta, è un mistero eh" io non saprei spiegare (2) ; e nove altre missive, le quali evidentemente (1) Shakspeare, Arrigo Vili, Atto III, Scena II, trad. da Giulio Cabcano. (2) Benché l’Autore abbia usato questo prudente riserbo nello stabilire la provenienza di queste lettere, sospettava per altro che si dovesse riferire al sacco di Roma. Il suo dubbio fu cangiato in certezza dalle parole di un Dispaccio spedito dall’ambasciatore Gasparo Contarmi da Roma, in data dei 6 di Luglio 1529: « Mi sono venute alla manoalcunebolle.de » Papa Lion le qual mi ha parso al proposito de V. S.ià et » de sui Gentilhomini et subditi, et furori prese al sacco de