— 133 — i dazi sulle uve secche, argomento continuo di liti fra i due governi, sarebbero presi in considerazione di nuovo, produsse verun effetto. Di due mali la saviezza umana sceglie talvolta il peggiore ; 1’ eccessiva prudenza genera tutti li qual Sig.i'i, in diversi propositi, che fumo tenuti, et delle cose di mare, et della giornata, et sopra tutto del torto, che si faceva a quel regno, et poco conto della Seren.ma Regina, non se gli tenendo un Ambasciatore, essendo sempre stata (dicevano) grande l’amicitia, et la bona inteligentia tra quella Corona et questa República, aggrandendo essi questo proposito quanto più, parlando quasi tutti la lingua nostra Italiana, almeno intendendola tutti ; noi si sforzassimo di far lor fede della grande stima, che si faceva di qua, et della Seren.ma Regina, et di tutti lor Sig.ri, et di tutta quella na-tione, essendo molto ben visti et honorati quando alcun di loro capitava in questa Città. Haveva essa Seren. ma Regina in animo (secondo ne fu detto) di farne un festino con dame, però per non trovarsene forse, nè quel numero, nè di quella qualità, che la M. S. haverebbe voluto, nè anco quel numero di cortegiani, venuto a noi un camerier secreto, et favoritissimo di S. M. (per esser eccell.mo musico) nostro Italiano, et Bolognese, cogniosciuto da noi nel arivar a Londra, et fatto nostro amico, questo ne disse, che la Seren.ma Regina haven-done veduti tutti in habito per la posta, con mostrar che ha-vessimo gran fretta di partire, non voleva per ciò più intar-tenirne; et come da lui, ne disse poi: non manchate, Sig.ri, di riferir quanto vi ha detto S. M., et fatte officio, acciò la ¡VI. tà s. sia compiaciuta, che sarà de grande servitio di vostri Sig.i'i II medesimo cameriero, ritornato a Londra il giorno seguente, per licenciarsi da noi, sappendo, che eravamo per partire, ne disse, che haveva referito alla Seren.ma Regina, et che eravamo per referir qui al nostro ritorno quanto era passato tra S. M. et noi, et che havevimo detto di esser per far quell’ officio, che conoscevimo esser di mente, di S. M., et che la M. S. li havea risposto: non farano effetto, perchè anco il Sig.r Michiel essendo alla Corte del Imperatore,