— 125 — suo viaggio, perchè la mattina stessa erasi veduto, impeso tra le colonne della Piazzetta, il corpo del nobile Foscarini, giustiziato durante la notte per delitto d’ alto tradimento; e andavasi buccinando ch’egli avesse trovato qualche facilità per condurre innanzi gl’ intrighi nella sala di conversazione di Lady Arundel, in quel medesimo palazzo Mocenigo che fu in altri tempi preso in affitto da Lady Mary Wortley Montagu e da Lord Byron. A questo annunzio, la donna animosa ordinò ai suoi famigli di raddoppiare di fretta ; si recò difilato al palazzo di sir Enrico, quantunque la notte fosse già molto inoltrata ; e si lasciò con molta difficoltà persuadere a differire sino al mattino per chiedere udienza alla Signoria. L’indomani venne introdotta dall’ ambasciatore in Collegio, e fu fatta sedere nel posto d’ onore a fianco del Doge. A fin di giovarle, Wotton smentì nel modo più solenne e più compiuto l’accusa, allegando fra l’altre cose, eh’ella non avea veduto il defunto dopo l’ultimo suo ritorno in Italia. Il Doge presentò a Lady Arundel le scuse e le dichiarazioni più ampie, e promise inoltre di presentarle a suo marito il conte Maresciallo, col mezzo dell’ ambasciatore veneto a Londra; e il Senato votò quindi cento ducat i da spendersi in confetture ed in cera, consueto presente di ceremonia alle persone di condizione elevata, che doveva esserle offerto a nome della Signoria di Venezia (1). (1) V. anche un MS. nel Museo Britannico, citato dal signor Tierney nella sua Storia di Arundel, intitolato : Verace Racconto in sustanza delle ragioni che mossero V IH.ma et Ecc.ma Sig.ra Contessa d’Arundel e di Surry, a dimandar ingresso al Ser.mo prencipe di Venetia in pieno Collegio, il giorno 22 di Aprile 1622.