— 29 — XIII. Nei Regesti la difficoltà grande del signor Brown consiste nello aver trovato assai scarsi i modi di navigare in quel mare magno che è lo Archivio dei Frari, e toccare il porto. Il proposito del dar conto di ogni documento, nel quale fosse nominato un individuo appartenente al regno unito della Gran Bretagna ed Irlanda, è un proposito che sorprende al solo immaginarlo, e sorprende ancor più nel vederlo attuato intanto per quello spetta a trecento e più anni (1202 a 1509). Registrò N. 947 documenti dal 1202 al 1509 traendoli da un numero immenso di carte, dei più diede l’estratto, di quelli di maggior importanza fece una esatta traduzio-zione. Giusta le prescrizioni del Master of thè Rolls usò la maggior diligenza, notando sino il numero dei versi di cadaun documento. I documenti o descritti o riferiti dal signor Brown sono importanti per la storia d’Inghilterra, ma ve ne hanno molti importantissimi per la storia d’Italia. Anche i Regesti di archivi inglesi avranno notizie importanti per la storia d’Italia. Ma quelli che devono, avere maggior valore sono quelli dei documenti inglesi esistenti nello archivio di Simancas, dei quali vedo annunziato come dato in luce il primo volume per cura di G. A. Bergen-roth. In questo primo volume (perchè dal 1485 al 1509) di cose italiane non vi sarà quello che indubbiamente verrà mostrandosi nei seguenti, i quali parleranno dei tempi posteriori, in cui la Spagna pesò come un incubo