— 213 — che si compiaceva di veder tirare agli uccelli selvaggi mi facevano quivi, et era trattato eccellentemente, che 60 apena, che sono un Scudo di Sole, non bastano in Francia, come ella sa. Il parlare delle ricchezze della Regina non occorre dirne altro, perchè havendo li sudditi ricchissimi, si può dire anch’ella esser tale, tutto che dal suo regno cavi da doi mil-lioni in circa. Arrivò al mio tempo il Conte d’Exis (Essex) con l’armata, che veniva di Spagna, e, per qugllo che ho potuto vedere, il bottino che ha fatto è stato pochissimo, nè da comparare in lui conto al grandissimo pregiudicio, che g}’ Inglesi si hanno addossato con lasciar perder Cales (Calais) per desiderio di prender Calise (Cadice), che potrebbe esser un' calice amaro per loro, se Dio non rivoltasse le cose. La eommodità che la Regina ha di far armata di mare è grandissima, perchè non solo in tutti li porti d’Inghilterra vi è molto numero de vassel-li, ma in particolare in quello di Londra per il Tamis (Tamigi) dal mare fino allá città, eh’ è per lo spacio di 40 o 50 miglia de nostri Italiani, non si vegono altro che navi et marinari. Arrivai in Inghilterra in tempo che la Regina segnò le scrofole, el qual privilegio ella essercita come pretenta Regina di Franza, in virtù delle raggioni havute da suoi precessori, e ne segnò dieci. Dopo gli fu dato a lavar le mani dal Gran Tesoriere, dal Gran Cancelliere, e dal Conte di Exis, stando tutti tre ingenochiati, il Gran Tesoriere era nel mezzo dirimpetto alla Regina, che teneva il bacino, il Gran Cancelliere alla destra con il ramino e 1’ acqua, e alla sinistra il Conte di Exis con la saivieta, che li diede da asciucar le mani. È questo Conte favoritissimo dalla Regina, di età di forse 26 anni, di pello biondo, grande di statura, ma magro, et in questo viaggio ha incominciato a far la barba, che prima non havea. È modestissimo, cortesissimo et humanissimo Sig.re, e dorme nel pallaggio medesimo di S. M.tà, essendo seguitato da quasi tutta la nobiltà del Regno. Due volte mi ha trattenuto a di-snar seco, e volse esser quello che m’introducesse a baciar le mani a S. M.tà ; et havendo io havuto innanzi il mio partire di Franza lettere di semplice favore da Sua M.tà Christ.ma, volse aneli’esso honorarmi, come ho detto, con la sua assi-