48 L’ AGRICOLTURA IN DALMAZIA corrispondente ai progressi che in questo riguardo si fecero ed ai nostri mezzi, ]’ acquisto di convenienti utensili e provederla d’un abile, pratico casaro svizzero. Il casaro avrebbe anche l’obbligo di istruire, in tutti i lavori pratici, gli allievi-casari, che gli venissero affidati dall’ eccelsa Luogotenenza. Sarebbe da esercitare la più .scrupolosa sorveglianza sull’ andamento della società nei primi tre anni e far garanti solidariamente tutti i soci per la esecuzione delle condizioni imposte alla stessa, a scanso della rifusione del sussidio concessole. Fatta buona prova per tre anni, 1’ esistenza della società potila dirsi assicurata. I vantaggi offerti dalla prima società saranno il più persuasivo argomento per indurre i nostri agricoltori a fondarne delle nuove. Si accelererebbe la loro diffusione nell’ altre regioni più lattifere, promettendo cinque sovvegni di fior. 500 per la prima, che si istituisse in luogo ricco di bestiame, nei distretti di Zara, Benkovac, Sinj, Spalato ed Imoski. Fior. 400 basterebbero per la riduzione di locali ad uso di latteria e per 1’ acquisto degli utensili, e fior. 100 per l’istruzione d’un allievo-casaro, istruzione da impartirglisi nella latteria modello. Queste società dovrebbero essere tenute agli stessi obblighi della prima sussidiata del distretto di Ivnin. Ho detto che coll’ istituzione di società di caseificio si conseguirebbe, nel modo più opportuno, il miglioramento delle nostre razze bovine.