DEI RE DI DANIMARCA chezze della nazione erano ripartite in moltissime persone di mediocre fortuna,ebe non avendo potuto evitar la sciagura che le opprimeva, cadevano nello scoraggiamento e nella inazione. 11 foco covava sotto le ceneri, allorché il 1.“ maggio 1775 un’ordinanza ridusse ad uno scellino e mezzo gli stu-bcr ossia pezzi da due scellini,e pose fuori di corso 1 pezzi da i/a scellino. La quale disposizione occasionò forte malumore, specialmente nella classe inferiore.che uè risentiva considerevole perdita; e tanto più inacerbì che la banca un’ora prima la pubblicazione dell’ordinanza avea dato monete di rame a pagamento c scambio di que’ viglietti. Si raccolse la plebe mormorando e minacciando dinanzi la casa di Schimmelmann,direttore della banca c delle imposte, che giorni prima era partito per Amburgo, non che davanti la banca. Il giorno dopo più calma era la capitale e pareva del tutto sedato il fermento, quando scoppiò di nuovo ad un tratto. Si sparse voce che i viglietti da dollaro, ossia scudo, di cui era formata la maggior parte della proprietà in denaro contante, andavano egualmente ad essere ridotti ad un terzo di valore. Il malcontento manifestossi > di nuovo, e in grado minaccievole per la tranquillità pubblica. Immensa turba di gente corse precipitosamente verso la piazza del castello e la borsa, che n’è più distante; dichiarava di penetrar colla forza nella banca c costringerla a cambiare i suoi viglietti contra denaro; c accrebbe a tale il tumulto,che se ne concepirono timori; si raddoppiarono le guardie, e si fecero uscire distaccamenti di truppe; ma cotesta mostra di forze non fece che più irritare la plebe. Si.temevano le più terribili scene; e si corse in fretta a svegliare il re, che ancora dormiva, il quale si mostrò alla finestra in veste da camera. Appena fu dal popolo veduto, cessarono le mormorazioni eie grida. Bulou scudiere, la prima persona che si trovasse al castello, fu inviato alla plebe per far sapere che avea a parlare in nome del re: tosto si fece silenzio, ed egli dichiarò essere assolutamente falsa la voce sparsasi, come andava tosto ad annunciarlo una proclamazione regia. Il popolo si separò tranquillamente, e il giorno dopo i3 maggio venne in fatto affissa una proclania/jonc che prometteva non sarebbesi mai per ribas- ■