i/f CRONOLOGIA STORICA rapporto Genova senza prender gli ordini dal suo governo, c pareva non altro seguisse se non le ispirazioni del furor suo personale. Si allontanò dalla città per ritirarsi a Livorno, dichiarando i porti della repubblica e quello in particolare di Genova in istato di blocco; e fece intendere si prederebbe e confischerebbe dai vascelli inglesi ogni naviglio che volesse entrarvi od uscirvi. Nel tempo stesso in un proclama del generale austriaco De Vins veniva annunciato si riguarderebbero come buona preda tutti i legni che si trovassero carichi di commestibili 0 munizioni di guerra destinati sia pei Francesi, sia pegli Spagnuoli. Ni a ciò si limitarono gli Austriaci, e facendosi forti Coll’esempio dato dall’armata francese che avea effettuato il suo primo divisamento di traversare il territorio genovese per impadronirsi d’Oneglia, siccome appartenente al re di Sardegna, si avvanzarono sino alla spiaggia del mare in guisa di poter favorire tutte le operazioni degl’inglesi. Per tal modo il governo di Genova provò, come avea già preveduto, il destino riserbato ai piccoli stati posti tra potenze che sono in guerra tra loro. Nell’armata francese cominciavano a farsi sentire bisogni di ogni specie. Si tenne ad Albenga un gran consiglio di guerra, in cui fu risolto di attaccar gl’imperiali e scacciarli dal territorio di Genova. Si allestirono prontamente contr’essi tutte le pratiche, ed ebbe luogo la prima azione 11 23 novembre 1795 nella vallata di Loano, che durò per 12 ore, e costò 8,000 uomini tra uccisi e prigioni agli Austriaci,! quali si ritirarono verso Garessio, e tosto dopo ripassarono la Bocchetta per rannodarsi verso Acqui. Questa vittoria dei Francesi, che repristinava le loro comunicazioni col mare, sarebbe stata decisiva pel buon successo dei loro disegni, se non si fossero abbandonati ad ogni eccesso, perdendo così per propria colpa tutti i vantaggi dei loro primi trionfi. Al contrario l’armata austro-sarda, rinforzata e trincierata sui dossi degli Appennini, riparava 1 sofferti disastri e stava per rientrare nel territorio di Genova, allorché il Direttorio di Francia prese nuove misure. Se fra i cittadini genovesi, queglino stessi che più ardentemente desideravano una modificazione nella forma del