,44	CRONOLOGIA STORICA
che non col dichiarare formali rifiuti. Le armate francesi peraltro aveano terminata la campagna del i7q3 in guisa da dar peso alle domande che venivano fatte dagli agenti politici della loro nazione.
     Sul finir di quest’anno manifestaronsi in Italia alcuni sintomi di agitazione, e non ne andarono del tutto esenti le provincie dipendènti da Venezia. Gli scolari dell’univer-sita di Padova si erano abbandonati ad una cITervesccnza che più forse era figlia della leggerezza giovanile che non dell’influenza delle nuove opinioni. Essa per altro venne sopita senza grande sforzo ed anche senza rigore.
     Più che pel resto de’suoi stati di terraferma temeva il senato pel Bergamasco e pel Bresciano, paesi vicinissimi al Milanese. Ma prese che si ebbero alcune misure, più col-l’oggetto di prevenire che non di reprimere, il governo scacciò ogni idea di pressante pericolo. Se gli dava timore F invasione dei principii rivoluzionarii della Francia,che poteano venir abbracciati con calore da'una porzione dei sudditi veneti, non era meno inquieta pei militari successi dell’Austria, nè sapeva come uscir dalla lotta dei diversi sentimenti che l’angustiavano. Quindi le molte contraddizioni nella sua maniera di parlare e di agire. Convien poi far entrare nel calcolo la degenerazione del carattere nazionale, la timidezza nei governanti, il disordine delle finanze, lo stato deplorabile delle truppe e la mancanza quasi assoluta dei mezzi di difesa e di attacco.
     Il procuratore Pesaro era tra i pochi nobili che chiedesse vivamente si circondasse la repubblica di forze bastanti a farsi rispettare, o almeno trattare con riguardi dalle potenze belligeranti. Nell’aprile 1794 egli propose in pien senato di assoldare un’armata, e munire le fortezze,invece che abbandonare la terraferma a discrezione dello straniero; e in quel momento fu cosi ben sostenuto nella sua pro-
Stosta, che .ottenne un decteto ordinante l’armo delle piazze orti, l’organizzazione di un treno d'artiglieria, il richiamo delle milizie e l’aumento dell'armata regolare sino ai 4o,ooo uomini. Mancavano però il denaro e la risolutezza per venire alla esecuzione completa, ch’era di molto costosa; c quindi era un illudersi il creder possibile un considerevole apparato di forze. Il governo non organizzò che un corpo