CRONOLOGIA STORICA emiro i Francesi nel termine di ventiquattro ore ' ma di tali ordini non ne fece alcun conto, non già perché amassero di troppo le truppe di Bonapartc. ma felici e liberi i Toscani sotto il paterno dominio di un principe di Casa d’Austria, non aveano fatto che semplicemente sottomettersi all’armi della Francia repubblicana, senz’essersi per nulla conformati alle sue dottrine; e si può dire che di tutte le parti d’Italia il loro paese fu quello ove il proselitismo rivoluzionario fece meno conquisti. Del resto i Francesi, di cui si avrebbe amato liberarsi, non sembravano per nulla disposti a lasciar quella piazza così all’amichevole; ma giunse però il momento in cui la cedettero essi medesimi. Bonaparte, trionfatore in sedici mesi di tre generali in capo e di cinque eserciti, avea portato il teatro della guerra dalla penisola italiana sino nel cuore delle provincie austriache ad essa più immediatamente vicine, c trovandosi il giorno i5 aprile 1797 distante da>Vienna per sole trenta leghe, sottoscrisse a Lcoben i preliminari di pace coll’imperatore, offrendogli di lasciar libero Livorno prima della conchiusione della pace,per cui nello stesso momento spedì pure i suoi ordini. La guarnigione francese usci quindi da Livorno il ai maggio per passare in Corsica; e il comandante repubblicano consegnò agli ufficiali del gran duca il porto c le fortezze. Nell’interno dell’Italia non avvenne al finire di quell’anno nessuna particolarità importante, né vi furono clic alcuni malumori insorti tra la nuova repubblica ligure e il governo di Toscana; il quale marciar fece un corpo di dragoni verso le frontiere dell’antico stato genovese per difendere una porzione del territorio,cui pretendevasi essere stata usurpata. Accadde anche qualche scaramuccia che costò la vita a parecchi uomini tanto dall’una parte che dal-Faltra, e allora il granduca dié ordine si facesse armare e sollevare in massa il popolo, ove così divenisse necessario. Caduta sotto il dominio dell’armata francese la città di Boma,diventò ben presto il focolare di un’estesa cospirazione, e tramossi in segreto una rivoluzione sul gusto di quelle accadute in Venezia ed in Genova, che scoppiò nei primi giorni di febbraro 1798. Innumerevoli brigate raccol