338 CRONOLOGIA STORICA inani del baglivo du Bocage, ministro di Francia a Malta, per disporne a piacere del suo signore. Nel tempo stesso Emanuele Finto ne scrisse a Luigi XV,che gli seppe grado per tale deferenza. Il bascià di Rodi per altro godeva della maggior libertà, c l’ordine usava con lui ogni sorta di riguardi. Alloggiato in un delizioso giardino alla Floriana, gli si pagavano 5,ooo scudi ogni mese pel mantenimento della sua casa; era servito da’suoi propri domestici, che gli si erano lasciati, e po-tea ricever visita da tutti gli schiavi musulmani, che oltrepassavano il numero di mille tra Turchi,Barbareschi oMori, distribuiti in ogni sito,nelle ciurme, negli arsenali, magazzini, porti, fortificazioni, nelle case dei privati, non che in quelle dei commendatori e dignitarii dell’ordine, e persino in quella del gran mastro, che ne avea due al servigio della sua camera e li trattava con una benevolenza rimarchevole e forse anche eccessiva. Il negro, che avea diretta la rivolta degli schiavi cristiani e la presa della galera turca, malcontento della ricompensa accordatagli, formò la risoluzione di meritarne una più considerevole dalla parte del gran signore, ed ordì una delle più orribili cospirazioni chesi possano immaginare. Egli propose ad Osman bascià di porlo in possesso della città Valette e dell’intera isola col mezzo ai schiavi cui egli farebbe corrompere,a condizione ch’egli ottenesse non solamente il perdono della sua rivolta, ma ancora grazie distinte. Non durò fatica Osmano a persuadersi quanto po-tea contribuire al suo particolare vantaggio il buon successo di simile imprcndiinento col contribuire alla gloria del governo ottomano, che da tanto tempo anelava all’isola di Malta e avoa veduto fallire tutta la sua possanza a petto di aride scogliere; e quindi diè mano alla proposta del negro. Agente principale della cospirazione e intermediario tra lui ed il negro divenne un secretarlo,che Osmano teneva presso di sè e che distinguevasi per la sua abilità nelle lingue e per moltiformi cognizioni.Era facile corrompere gli schiavi, giacché si avea libertà di vederli, e potevasi ad ogni momento raccoglierli e trattenerli nel giardino della Floriana; e quindi essi entrarono a testa bassa nelle viste che si avevan proposto.