4-i8 CRONOLOGIA STORICA giugno al ly luglio. Era divenuto consigliere effettivo di giustizia il genovese Reverdil,in forza dell’affezione che gli portava il principe per essere stato il precettore della sua giovinezza. Era stato da Cristiano nominato a segretario intimo al gabinetto, e gli avea accordata tutta la sua confidenza; di cui mostravasi degno,non usando della sua riputazione che per dare al re ottimi consigli. Ma suscitò l’invidia, e per liberarsi di lui fu tramata una cabalà.Se ne fece stromcnto il giovine conte di Holk, che col suo carattere predisponente e compiacente si avea guadagnato il favore del giovine monarca. Reverdil nel dì 21 novembre ricevette bruscamente il suo congedo, e due giorni dopo partì da Danimarca colmo dal re di presenti e di attestati di affetto. Gli succedette come segretario di gabinetto il consigliere di stato A. Schuhmachcr. La Danimarca, quale garante della pace d’Oliva,erasi interessata alla sorte dei dissidenti polacchi; il 4 novembre 1766 il suo ministro a Varsavia avea rimesso in lor favore una nota alla dieta. Il 22 aprile 1767 fu interinalmente concluso un trattato colla Russia, in forza del quale dovea l’IIolstein ducale, ereditato dal gran duca Paolo , alla morte di Pietro III, essere scambiato colle contee di Oldenburgo e di Del-uicnhorst; la quale importante disposizione perla Danimarca fu eseguita nel 1773. Il 6 maggio 1768 il re intraprese un viaggio all’estero. Si recò prima nell’Holstein, ove diede-saggi regolamenti per la liquidazione dei debiti che opprimevano quel paese. Uscendo poi dai suoi stati,prese il nome di conte di i'ravendhal. Avea al suo seguito cinquantasci persone e la maggior parte de’suoi ministri. Nel mese di gennaro avea ricevuto la propria dimissione il conte di Saint-Germain; le riforme da lui introdotte nell’armata indisponevano gli animi contra il re e producevano molti mali. Il re si recò a Berlino;poi scorse P Olanda e l’Inghilterra, indi ritornò sul continente, e il 21 ottobre trovavasi a Parigi. Venne accolto da Luigi XV a Fontainebleau. Cristiano si rendeva piacente per la sua amabilità e per le sue felici risposte, e dovunque era accolto colla maggior distinzione: egli vide tutti gli uomini celebri che a quell’epoca