DEI PAPI ed impegni coi zelanti, era un porsi in contraddizione con si medesimo e prepararsi molti tormenti. Giuseppe II,sino dalla sua esaltazione al trono imperiale, avea risolto di pubblicare ne’suoi stati ereditarii parecchie ordinanze sovra le materie ecclesiastico-politiche ; e dopo il 1781 segnalò ciascun anno del suo rc^no con atti decisi sulla giurisdizione del papa r dei vescovi. Egli vietò dapprima alfe case religiose di obbedire ai lor superiori stanziati in paesi stranieri, prescrìsse loro dichiarare se amassero meglio formare degli stati separati nelle provincic ereditarie. ovvero non comporre che una sola congregazione; stabilì le riforme che volea introdurre fra i regolari di Ungheria: proscrisse la promulgazione di bolle,anche dom-inatiche, e dei brevi -pontifici senza il placet imperiale; dichiarò che la bolla Unigcnitus e P altra in Coena Domini cesserebbero di essere stampate nei liturgici: soppresse confraternite, abolì processioni, prescrìsse 1 ordine degli uffici, delle messe, cerimonie, e si immischiò in regolamenti cosi minuziosi e inferiori alia maestà imperiale, clic si tirò addosso il mal umore del clero e provocò i sarcasmi di Federico il Grande, che non lo chiamava con altro nome se non con quello di suo fratello sagrestano. Pretese pure di con-ferire.in virtù del potere suo supremo, i vescovati, le abbazie ed i priorati della Lombardia, a malgrado clic la S. Sede fosse nel possesso di quelle nomine. Egli è vero clic da principio sollecitò un indulto; ma dichiaro sempre di non crrderlo necessario e poter farne a meno. Moltissimi prelati gli fecero rimostranze, che rimasero senza eiTctto. Nel a5 agosto 1781 Pio VI gli scrisse un breve reclamando.! propri diritti, e nel ai dicembre successivo ne scrisse un secondo, nel quale dopo essersi lagnalo colla maggior dolcezza del poco conto eh'crasi fatto del primo, gli parlava nei seguenti termini: (t)» Ardiamo di desiderio di entrare con V. M. in trattative in modo amichevole, quale padre con suo figli»,tanto su questo argomento quanto sovra parecchi altri che c’immersero nei più vivi dolori e più incessanti; *(i) Lettere di N. S. P. il papa e di S. M. i'imperatore, quali si tefgnno nel Supplemento delle Gazzetta di l'ienna del 6 marzo 1782, 1 Koma 1783 in 8.®