DEI RE DI SVEZIA 487 più possibile a dubitarne. Sfortunatamente nessuno indicava con precisione la maniera secondo cui doveano essere eseguiti i disegni del re; di guisa che ciascuno vagava in congliietture, e da questa incertezza proveniva che negli stati alcuni negavano la realtà della cospirazione, altri la giudicavano impossibile,0 credevano esser facile di arrestarla a tempo. Nella dieta regnavano la discordia e la corruzione; taluni dc’suoi membri erano così interamente venduti alle potenze cheli prezzolavano, clic si opponevano sovente a misure, alle quali andava unito lo stesso loro interesse. I tre ordini inferiori, abusando del lor potere di far adottare le firopric risoluzioni a dispetto della nobiltà, giacchi mercè a lor unione formavano la maggioranza, indisponevano quell’ordine, e Io rendevano indifferente agl’interessi della pubblica cosa. Scorse un mese in vani tentativi per parte dei ministri della Gran-Bretaena e della Russia per condurre la dieta alla conclusione dei trattati. Quando di subito si risvegliarono i timori del partito dominante da un avvenimento clic confermò troppo bene i divisamenti di un progetto formato contra la costituzione. In tutte le vie c luoghi pubblici di Stockolm si lessero affissi invitanti il popolo alla ribellione. Inquietati a buona ragione i capi dei Berretti,si unirono determinati di portar l’affare al comitato segreto. Accrebbero le inquietudini alcuni moti accaduti nel tempo stesso e in Scania e in Finlandia, che sembravano i preludii di una imminente sollevazione. Il maresciallo della dieta, ligio interamente al re,ricusò di permettere si radunasse il comitato nel giorno richiesto,e in tal guisa indugiò delle misure che non poteva mai esser troppo presto di prendersi. Raccoltosi intanto il comitato,ordinò ad un battaglione del reggimento di Uplandia di tenersi pronto a marciare. Il colonnello Sprengporten, le cui intenzioni erano sospette, fu inviato in Finlandia, e nella Scania il generai Rudbeck,governatore di Stockolm, che godeva la maggior confidenza del comitato, acciò arrestare le mene degli emissarii della corte: e s’incaricò della sicurezza della città il generale Pek-lin, il più ardito ed esperto tra i capi dei Berretti.