22 CRONOLOGIA STORICA luminasse la facciata della sua abitazione clic teneva in piazza Spinola. Subito fu veduto un cartello in grossissimi caratteri colla parola e gli emblemi della pace. Alla serata formicolavano di gente le strade e passeggi pubblici, e moltissimi cantavano la Marsigliese. Da 4 a 5oo persone trovavansi raccolte intorno l’abitazione del ministro, che gridavano: Viva la repubblica francese. Un individuo di quella brigata si recò in nome di tutti a pregare Faypoult d’interessarsi presso il senato per ottenere in libertà i due prigionieri della giornata del 18. II ministro, contento di contribuire senza comparirlo alla rivoluzione sovrastante, si limitò pel momento a persuadere di separarsi que’cittadini che in tal guisa turbavano l’ordine pubblico. La maggior parte cedette all’invito, ma alcuni reca-ronsi al palazzo per presentarvi senza dilazione la domanda di cui non crasi positivamente incaricato il rappresentante della repubblica francese; ma s’ebbero dai membri del governo una risposta evasiva che per nulla li soddisfece. Essi in allora si separarono, ma più dopo portaronsi in mezzo a sempre crescente tumulto alla sala della festa. Chiusa loro l’entrata, ne scassinarono le portele si abbandonarono ad ogni atto scomposto, sino a clic la stanchezza obbligò ciascuno a ritirarsi alle proprie case. • Il giorno dopo 22 il corpo de’Cadetti nel marciare verso Pontereale,ove dovea montare la guardia, ordinò alla banda di suonare l’aria -francese qa ira ; e ciò fece accorrere intorno ad essi frotte di gente, che cresceva a misura che i cadetti awanzavano. Si gridò: Viva la libertà, e poscia all’armi. Questo attruppamento, composto principalmente di giovinotti di ogni classe, si armo infatto con tutto ciò che avèa all» mano senza trovar resistonza per Farle dei soldati d’infanteria e di artiglieria distribuiti nel-una e l’altra parte della città. Parecchi di essi, anche nfiìciali,si unirono alla turba tumultuante e divenuta grado grado formidabile. U11 manipolo di sollevati si portò ad aprire le prigioni, s’impadronì dell’arsenale di mare^ pose in libertà quelli eh’erano arrestati nel porto,e col loro aiuto s" impadronì di alcuni dei posti di terra e dei principali interni. A undici ore, duecento dei sollevati si presentarono di