474	CRONOLOGIA STORICA
mori al castdlo <li Fredensborg, ov’erasi ritirata dal 1784. Avrà fondato nella capitale un ospizio per le partorienti, cui visitava sovente.
     Il governo dal sino 1788 avea (issato attento sguardo iull’amministrazione della giustizia. CristianoColnbiocrnscn, eh’crasi distinto pel suo zelo nella causa dei coloni, divenuto procurator generale della cancelleria, approvar fece molte ordinanze,le quali tutte manifestano il suo amore pel pubblico bene. Nel 1789 si raddolcì il codice penale;e, riuscite le punizioni più proporzionate, si fecero meno numerosi i delitti. Nel 1793 migliorossi il sistema delle carceri; la polizia della capitale ebbe una nuova organizzazione; si istituì un tribunale di polizia composto di tre membri; i cui giudizii potevano in certi casi esser portati in appello alla corte suprema. Nel 1795 si fissarono tribunali di conciliazione. Nel 179G si semplificò maggiormente la processura, di già semplice e pronta; si ordinarono precauzioni per garantire la libertà personale e preservare i cittadini (lai sinistri cflctti della negligenza 0 dell’ odio dei primi giudici. Nel 1797 si soppresse la copia delle suppliche, e finalmente si rivolse lo sguardo alle case di lavoro.
     Era già scoppiata la rivoluzione francese: sin dal principio Bernstortr non ne avea presagito nulla di favorevole, benché egli non fosse partigiano bollente del governo cui essa andava a sconvolgere. Ma l’odio suo per eccessi cui detestava non potò indurlo a dimenticarsi eh’egli era uomo di stato e seppe sacrificare la sua passione al bene del paese cui serviva. Invitata la Danimarca di buon’ ora a prender parte all’alleanza contra Francia, si ricusò costantemente. Le risposte di Bernstorflf i.° giugno 1793 alle note del ministro d Austria e di Prussia (12 maggio 1792), «fucile del 28 luglio (793 ai ministri della Gran-Brctagna c di Prussia (17 luglio), del a3 agosto a quella del ministro russo (io agosto) sono scritte con una fermezza c dignità che gli fanno il più grande onore:» 11 ministero daucse, diccvasi allora con ragione, sempre saggio e illuminato sui suoi interessi, si tiene in guardia contra le istigazioni delle potenze che si armano contra Francia».
    Ma la Danimarca nell’evitare la guerra vedeva la su» navigazione inquietata dalle potenze belligeranti c special-