i9* CRONOLOGIA STORICA Tisani, diventava il tomandante o meglio l’assoluto padrone di Venezia. Poco dopo lo sbarco, si portarono i membri della nuova municipalità a prender posto sugli elevati sedili della sala del gran Consiglio ed elessero a presidente Nicoletto Corner di una delle più illustri c ricche famiglie nobili. Si pronunciarono varii discorsi e si prestò un novello giuramento; indi fu proposto proclamare dalla piazza di S. Marco il nuovo ordine di cose che succedeva all’ antico. Tosto si pose in marcia il corteggio, il quale andavasi mano mano ingrossando dall’arrivo di moltissimi ufficiali appartenenti alla repubblica veneta,ovvero di volontari, preceduto da un cannone con a fianco una doppia fila di soldati vestiti per la più parte del nuovo uniforme dalle democrazie italiane, le quali tutte adottato aveano i colori verde, rosso e bianco. Ad uno dei siti più frequentati della piazza , cioè alla porta del caffè detto Florida, si fermarono i municipali per ascoltare l’arringa di uno di essi, il famoso avvocato Gallino, che era stato una delle vittime del saccheggio del giorno 11. Salito col presidente sovra una gradinata delle gallerie coperte, che si chiamano col nome di procuraiie, spiegò al popolo,clic allora non era che in piccol numero, qual fosse l’oggetto della cerimonia; lesse possia un proclama della novella municipalità, fatto da essa stampare prima ancora che fosse fatta pubblica la sua organizzazione; in cui dice-vasi avere il gran Consiglio, mercè 1’ abdicazione de’suoi privilegi, ben meritato della patria, ed anche i membri spe-ci^jmentc incaricati del governo negli ultimi istanti di sua esistenza non che il comandante della forza armata, acquistato diritto alla riconoscenza della patria. Accordavasi amnistia per qualunque sorta di delitti politici, salvi i gastigi dovuti a quelli ch’eransi colpevoli di furto nella giornata in cui erano avvenuti i disordini sovraccennati. Tale fu il primo atto dell’ autorità democratica, chiamata a sostituire un’aristocrazia di tanti secoli,illustre per forza e per saggiezza, la quale per lungo tempo avea a sè tratto l’ammirazione dell’ Europa col suo modo di amministrazione, coi suoi esterni rapporti, e coll’insieme della sua condotta. Durante la parlata di Gallino eia lettura del proclama