DELLO STATO DI GENOVA 63 gnare ai Francesi la capitale della Liguria. E ili fatti essa venne il 23 giugno rimessa al generale Sucliet dal principe di Hohenzollern, il quale in virtù di espresso ordine di Molas prese in prestito da sessanta dei più ricchi negozianti un milione di lire pei bisogni dell’armata. Contavasi il decimonono giorno dacché gli Austriaci erano divenuti padroni di Genova per la capitolazione di Massena, quando Suchet rientrò in possesso di tutta l’artiglieria abbandonata il giorno 5 al momento della cessione della piazza. Da quel momento trovaronsi unite sotto il comando di Massena le due armate di riserva e d’Italia. Dopo il trattato di Alessandria,pretendeva l’ammiraglio Keith che gli atti stipulati dagli alleati dell’ Inghilterra non dovessero essere anche per essa operativi; c quindi levò dai magazzini di Genova tutti gli effetti adattati per la marina inglese che vi si trovavano. Ed è per probabile ch’egli avrebbe ricusato di cedere la città a malgrado la capitolazione di Melas, se non avesse temuto che il primo console di Francia non ritenesse in ricambio prigioniera la terza divisione dell’armata austriaca,la quale non doyea lasciare le sponde della Bormida che soltanto dal 23 al 24 g'ugno; c che avea in poter suo la maggior parte degli effetti militari. Il passaggio da un in altro dominio rinnovava le sofferenze e la miseria dei Genovesi. La Liguria si trovò compresa in una misura presa da Bonaparte il 23 del mese stesso per dare un’organizzazione interinale ai paesi eh’ ei diceva aver rigenerati a libertà. Come Milano e Torino, s’ebbe dunque anche Genova la sua consulta pel poter legislativo, la quale dovea esser preseduta da un ministro straordinario della repubblica francese. 11 9 luglio, quella commissione che componevasi di individui moderati e godenti buona riputazione era appena nominata quando mandò indrizzo al popolo per annunciargli il ritorno delle autorità francesi e la nuova organizzazione interinale stabilita da Bonaparte, in attesa che le circostanze gli permettessero di darne ai Genovesi una definitiva. In quello stato di cose vedeasi un governo povero ed esausto costretto ad un tempo di provvedere ai bisogni dello stato e al mantenimento di milizie straniere. Keith dominava il mare e bloccava i porti della repubblica. La città