DELLO STATO DI GENOVA in • riguardato come presagio della disfatta dei Francesi. Del resto la città era divisa in due partiti, e a sua sicurezza era stata dal senato organizzata una guardia civica, c richiamato nel suo seno maggior numero ai truppa regolare. Non si vide nè dall’una nè dall altra parte manifestarsi veruna opposizione quando i Francesi vollero celebrare pomposamente il primo giorno dell’anno V della loro repubblica (33 settembre 1796). Allo spuntar del sole tutti _ i bastimenti che trovavansi nel porto fecero rimbombare salve d’artiglieria, che si ripeterono al mezzodì e in sul far della notte; e sulle più piccole scialuppe sventolavano la bandiera tricolore e quelle degli alleati di Francia. Vi fu calca di gente nelle case e nei giardini del ministro Faypoult,ovc tutto era decorato di trofei e di emblemi. La musica suonava arie militari, e cantavansi canzoni analoghe a quelle ch’erano in voga oltre l’Alpi. Non fu dappoi più possibile di arrestare un fermento clic acquistava maggior lorza dai mezzi stessi che si ponevano in opera per rintuzzarlo. Il governo genovese, procurando giustificare la condotta tenuta verso gl’inglesi, pubblicò un manifesto,in cui dopo enumerate le offese da essi ricevute c le loro aggressioni, dichiarava essersi trovata nell’assoluta necessità di escludere sino a nuovo ordine dai porti della repubblica i vascelli della Gran Bretagna, la cui presenza avea causati tanti danni e pericoli. In conseguenza fu nel giorno 9 ottobre concluso a Parigi un trattato tra il Direttorio e il plenipotenziario Spinola, che regolava la reciproca condotta dei due Stati. Alla Francia vennero accordati quattro milioni a titolo d indennità. Doveano unirsi in piena sovranità alla repubblica di Genova, come feudataria signora, i feudi imperiali. La repubblica francese si obbligava per parte sua di negoziare all amichevole una convenzione per fissare i limiti tra il Piemonte e gli stati genovesi, restando alla città di Genova l’impegno di difendere i suoi fortigna promettendo i Francesi nel caso d’impotenza per parte sua ed a sua richiesta di supplirvi, munendo gli stessi forti colle proprie milizie. Il decreto che chiudeva i porti all’ Inghilterra dovea avere il suo effetto sino alla pace. Il ao novembre fu decretato un prestito forzato pel pagamento dei quattro milioni garantiti alla Francia. In tal