3ytì CRONOLOGIA STORICA fu vinto da Pietro I; indi l’imperatore l’accompagnò a Mosca, e. nel luglio susseguente era reduce a Pctroburgó. Il i.° novembre dell’anno anteeedente fu segnato coll'Austria un trattato di commercio; enei 12 altro colla Svezia, e nel 6 gennaro di quest’anno uno ne fu da Caterina concluso colla Sicilia, e il io colla Trancia, di cui era ambasciatore il conte di Scgur. La Porta, informata dpi divisamento che avea Caterina di visitare la Crimda, raccolse formidabile esercito nei dintorni di Otchakov?-e fece grandi apparecchi per terra e per mare. Parecchi dissapori si erano di nuovo destati fra le due potenze. Il ministro russo a Costantinopoli chiedeva riconoscesse la Porta non avere‘alcuna autorità sui Georgiani eh’ eransi sottomessi al dominio russo, ponesse termine alle invasioni dei Lesghi, accogliesse aVarna un console russo, desse schiarimenti bastanti sui suoi ultimi armamenti, ponesse una fine alle vessazioni che provavano i Valacchi e i Moldavi dal frequente mutare degli ospodari. Il divano, ri- f;ettando in una nota le lagnanze di Russia,qucrelavasi dal-!altro canto di parecchie infrazioni commesse dalla Russia nella pace di Kainardji; accusava il console russo in Alessandria di essere stato in corrispondenza coi bey ribelli d’Egitto; e i consoli in Valacchia e Moldavia di proteggere i sudditi ottomani che voleano emigrare dagli stati del gran signóre. Caterina non voleva la guerra con Turchia,perchò temeva dal lato della Svezia: d’altronde nulla aveavi di pre- farato per l’esecuzione dei vasti disegni da lei concepiti per impero d’Oriente. Ma Potemkin.avea viste contrarie a quelle della sua sovrana; egli irritar seppe l’amor proprio dei Turchi, che veniano suscitati dall’ Inghilterra e dalla Prussia. Invano tentarono di dileguar la procella gli ambasciatori di Francia de Segur e de Choiseul-Gouffier,il primo a Petroburgo ed a Costantinopeli l’altro; e Caterina per calmar gli Ottomani propose di scendere a concessioni che molto doveano costare al suo orgoglio; ma prima che tali offerte giungessero sulle sponde del Bosforo, di già crasi dichiarata la guerra. Il 26 luglio il gran visir richiese da Bulgakov, amba- .