2G CRONOLOGIA STORICA il giorno innanzi, ordinante di rispettar gli stranieri, non che le proprietà in generale, con severe minacele a chiunque si permettesse violenze. Si ottenne di allontanare dall’abitazione del ministro di Francia la plebe che assediavala: taluni per altro, cui 1’ autorità non poteva ancora raggiungere, scorrevano per le vie ove sapevano essere" alloggiati Francesi, caricandoli di contumelie, e talvolta anche di colpi, e ponendoli finalmente in prigione. Una delle pattuglie incaricata del ristabilimento dell’ordine si porto all’abitazione del farmacista Morando,ove il giorno innanzi erano avvenuti gravissimi eccessi per ef- ri* • i* i* , 1 fetto di reazione ed in odio agli attruppamenti cd unioni rivoluzionarie. Nel giorno stesso con altro decreto furono invitati i cittadini forniti illegalmente d’armi a dover restituirle nell’arsenale : nessuno però se ne diede per inteso. Di tratto in tratto e sino a sera s’intesero ancora colpi di fucili scaricati per le strade e dalle finestre. Nella notte si terminò di togliere agl’insorti alcuni posti che conservavano sui moli; e si giunse poco a poco a chetar l’effervescenza dei carbonai stessi; e il governo cessando di trovarsi compromesso, sia per un qualche attacco, sia per una difesa ch’era costretto egualmente a disapprovare, ricuperò sensibilmente la sua autorità. Tutta la truppa di linea e moltissimi borghesi continuarono a pattugliare, e in tal guisa si mantenne la tranquillità pubblica, benché rimanessero armati i carbonai,i cui divisamenti pareano ancora temibili; le quali pattuglie tornarono a prendere i galeotti messi in libertà il giorno avanti e di nuovo li incatenarono. La mattina del 24 chiese Faypoult come preliminari dei risarcimenti richiesti dalla repubblica francese: i.° la libertà dei Francesi da due giorni arrestati,2.° una dichiarazione formale che verun di essi avea preso parte negli ultimi disordini, e verun movimento essersi fatto dalle truppe pe stazionate a S. Pietro d’Arena. Rispose il governo si lascerebbero in libertà i Francesi indicati,dopo averli esaminati, interrogati,ed assicuratosi bene che nulla in fatto era loro a rimproverarsi. Alla quale risposta il ministro insistette tanto più fortemente quanto che parecchi suoi compatrioti, vittime del furor po-