-319- Le condizioni d'animo dei presidi veneziani e degli equi. paggi della flotta erano alquanto depresse ed un senso di sco· raggiamento si era diffuso ovunque, aumentato anche dalla no· tizia, che si era propagata, che il Patriarca di Costantinopoli aveva bandita la scomunica contro tutti i Greci Ortodossi che .avessero prestato aiuto in qualsiasi modo ai Veneziani. La difesa dell'isola di Tino, che rappresentava il baluardo .avanzato di Venezia in Arcipelago, era affidata a Bernardo Balbi che aveva con sè pochi uomini, che però erano valida· mente sostenuti dagli abitanti in gran parte di religione cat· tolica. La fortezza era considerata una rocca inespugnabile e nelle guerre precedenti aveva sempre resistito agli attacchi .ottomani. Presentatasi l'intera flotta ottomana davanti all' isola il 5 Giugno, il Balbi vergognosamente si arrese senza opporre al· cuna resistenza. Egli si rifugiò col presidio a Nauplia dove giun. to fu sottoposto a severo giudizio e condannato al carcere per· petuo. La fortezza di Tino fu smantellata e le famiglie notabili -dell'isola vennero deportate sulle coste di Barbaria. Da Tino la squadra si recò ad Egina che era comandata da Francesco Bembo; anch'egli il 7 Luglio si arrese alla prima in· giunzione. Il Bembo fu pure condannato al carcere perpetuo. Intanto il Serraschiere alla testa dell'esercito, traversata la Macedonia e la Grecia, il 20 giugno si presentava davanti a .corinto. Le orde ottomane invasero la penisola distruggendo le messi, bruciando i villaggi, mentre una parte dell'esercito mos· se all'assedio di Corinto sotto le cui mura i Turchi si presenta· rono il 29 giugno. Corinto difesa valorosamente da Giacomo Minotto si arrese dopo 5 giorni di reiterati assalti. Anche le piazze di Suda e Spinalonga che la Repubblica possedeva ancora a Candia vennero attaccate dal Pascià di Candia e furono validamente difese da Francesco Giustinian .e Luigi Magno. L'assedio di Nauplia si iniziò il 9 Luglio. A Nauplia, ca­ pitale del regno di Morea, si trovava il Provveditore Generale Alessandro Bon che aveva ai suoi ordini 2000 soldati regolari