DELLO STATO DI VENEZIA avea fatto consegnare l’esatta lista dei congiurati, la più Iiarte dei quali apparteneva alle prime famiglie del paese. *ion sapeva Battaglia a quel partito attenersi, e tra le altre cose temeva di irritare i Francesi chiamando truppe da Verona. Si limitò quindi a mezze misure e di scrivere a Bo-naparte per avvertimelo. Il 14 il popolo sovrano di Bergamo venne con affisso informato, che sino a che non avesse egli stesso scelti i suoi magistrati, rimarrebbe nelle sue fun/.ioni la municipa-lità interinale. Nel giorno stesso i rappresentanti del popolo bergamasco scrissero alla repubblica cispadana, il cui capo luogo era Milano, non che alla traspadana stabilita a Bologna, per comunicare il desiderio che nutrivano di essere uniti per sempre con que’ nuovi due stati del pari che colla re« pubblica francese. Del resto tutte le autorità popolari erano stale prontamente a Bergamo istituite. Eravi una guardia nazionale armata,e il clero dava la sua sanzione a quest'ordine improvvisato di cose. Al primo annuncio della rivoluzione operata a Bergamo, Kiliuaine, generale comandante la Lombardia in nome della Francia, scrisse al comandante di Bergamo:» Mi dà a credere il vostro silenzio non aver avuta i Francesi veruna parte negli avvenimenti succeduti nella vostra città. Che clie ne possa nascere in seguito, vi proibisco sotto vostra personale responsabilità dall'immischiarvi nè direttamente nè indirettamente in quelle innovazioni, a meno non si dirigessero gli attacchi contra la cittadella o conira le le truppe da voi comandate. Se aveste di già avventurata qualche misura che potesse compromettere la neutralità sussistente tra le due repubbliche, vi dichiaro-di disapprovar formalmente quailto aveste operato, e vi larci castigare, poiché in tal caso avreste tenuto una condotta opposta alle intenzioni del generale in capo ed alle mie istruzioni ». I deputati incaricati di prevenir Bonapartc del cambiamento di governo stato deciso a Bergamo, non poterono raggiungerlo che al campo di battaglia sul 'ragliamento. Parve molto disgustato della notizia recatagli,e si avea proceduto più celcreinente di ciò ch’egli volesse.