DEL DUCATO DI MILANO 121 il comando dell' armata, tosto gli destinò Brune per suo cessore. Nel 1800 i Cisalpini presero parte agli sforzi dei Francesi e ai vantaggi riportati da essi nel Mantovano, il Veronese e il Tirolo, sino alla conclusione dell’armistizio del 29 settembre, convenuto a Castiglione tra il generale principe di HohenzoUern e il generai francese Marmont,come prolungazione delja sospensione d'armi segnata dal generai Mo-reau e dal conte di Lehrbach il giorno 20 a Hobenlinden. Le sponde del Mincio da Peschiera sino a Mantova erano difese dal conte di Bcllegarde,che subito dopo la battaglia di Marengo era stato sostituito a Melas nel comando dell'armata austriaca in Italia. Il 17 novembre, a malgrado la più viva resistenza, vide espugnati i suoi trincieramenti colla perdita di 12,000 uomini sul campo di battaglia. Brune, posto allora alla testa dell'armata francese in Italia,gettar fece frettolosamente molti ponti sull’Adige. Gli Austriaci spaventati già erano in fuga davanti i Francesi, il cui generale prese il suo quartier generale in Trevigi, città dello stato veneto. Brune in una campagna di meno che 20 giorni avea fatto 20,000 prigionieri. Lasciandosi addietro alcune piazze che già non poteano mancargli, penetrava nelle montagne della Carintia, e congiungcvasi coll’ala destra dell’esercito di Moreau, ma venne segnato a Steyer il 25 de-cembre un nuovo armistizio, proposto dal consiglio imperiale, che divenne ben tosto comune a tutta Italia mercè una convenzione conchiusa a Treviso il 16 gennaro 1801. Gli Austriaci riconsegnarono ai Francesi Je fortezze di Peschiera, Ferrara, Porto-Legnano ed Ancona* a cui fu aggiunta Mantova con un’appendice fatta a Luncvilleic in tal guisa la repubblica cisalpina rientrò jn possesso di tutto il territorio occupato da essa prima della spedizione dei Russi ¡11 Italia. 11 trattato di pace venne segnato a Luneville il 9 feb-braro 1801 dal conte Luigi di Coblentz d’una parte e da Giuseppe Ronapartc dall'altra. In questo trattato l’imperatore Francesco 1 rinunciò per lui e successori a tutti i suoi diritti e titoli sovra il territorio che possedeva in Italia avanti la guerra del 1792. P.r III.’ T.® IV* 8 *