,7, CRONOLOGIA STORICA siriaca scendente dal Tirolo era impazientemente attesa dai Veneti. Essi riguardavansi di già come in un vero stato di guerra, benché non ancora si fosse tirato uh colpo; ma tosto scoppiò realmente la guerra, che viene da taluno attribuita ad una zuffa insorta tra una pattuglia francese ed una di Veronesi, e da altri all’uccisione avvenuta di quattro Francesi che minacciati dal popolo eransi riparati verso i castelli. Comunque siasi, sulle quattro della sera, dal più alto forte di Verona s’intese lo sparo di tre cannoni a polvere, che sembravano essere di segnale. A questi molt’altri susseguirono tirati dai tre forti della città, diretti contra il po- folo, che tosto gridò alla vendetta, e piombò addosso ai rancesi sparsi per le strade. Oltre cento di essi rimasero morti, e ventisci Veronesi furono pur essi vittime del macello. Estrema era l’agitazione: tutta la popolazione in armi scorreva la città,e minacciava morte a chiunque fosse in sospetto di geniale francese. Palle lanciate da mani inesperte ricadevano addosso ai sollevati, e la loro imperizia danneggiò considerevolmente le case vicine ai vecchi castelli. Frattanto, piantato sulla gran torre un bianco vessillo, e cessatoli suonar a stormo per ordine del provveditore e del podestà insieme uniti, venne sospeso il fuoco da due dei forti, ma il terzo continuava a tirare. Dopo l’invio di due parlamentari, discese il comandante Beaupoil per ¡spiegarsi su quanto era avvenuto, ma fu schiaffeggiato dal popolo e si ritirò aspettando una scorta. Altro azzuffamento avvenne tra un corpo diSchiavoni, ingrossato da a5oo paesani, e centocinquanta Francesi che stavano di guardia ad una delle porte della città, che furono costretti a capitolare. Scene consìmili succedevano a due altre porte di Verona^ producevano non meno tristi effetti. Sentivasi di continuo il cannone del vecchio castello,e lo stesso comandante Bcaupoil,che allora si presentò all'ingresso del palazzo in un ad aiutanti di campo ed una scorta di guardia borghese, durò fatica a ritirarsi salvo. Si fini per altro coll’entrar seco lui a conferenze. Facea duopo scendere a concessioni dall'una parte e dall’altra; ma il generai Balland, sotto i cui ordini era Bcaupoil, lungi di ratiticare la fatta convenzione,