DELLA TOSCANA a ig d'Austria, nel momento in cui non vedeansi in Europa se non sovrani detronizzati dai repubblicani di Francia, sia stato il primo ad entrare in negoziazioni con quella repubblica ancora nuova, e nemica dichiarata di tutti i re. Giunto a Parigi il 3i gennaro 1795 il ministro diFer-dinando rinnovò l'antica promessa di rimanersi neutrale, c stipulò tra le altre condizioni avrebbe il governo francese mai sempre tutta la facilità di procurarsi a Livorno i grani di cui mancavasi a Tolone e Marsiglia. A ciò tenne dietro un trattato di pace, che, segnato il 13 a Parigi, e ratificato dalla Convenzione nazionale,introdusse per la prima volta nel sistema politico d'Europa la repubblica francese. La nuova del repristino dalla neutralità, quale esisteva al principio di ottobre 1793, destò gran gioia, specialmente a Livorno, perchè ne favoriva in particolar modo il commercio. Si bandi solennemente la pace colle solite cerimonie. Ferdinando emise una proclamazione che spiegava tutta la sua politica, e in conseguenza di essa nominòa suo ministro plenipotenziario in Francia il conte Carletti; il quale ammesso nel seno della Convenzione, la esortò a conservare quella moderazione di cui avea già dato l' esempio; ed il presidente in un discorso pieno di enfasi disse la prudenza della Toscana tornar grata al popolo francese; aggiungendo che apprezzando la Francia la protezione accordata ai Francesi perseguitati,non clic le amichevoli dimostrazioni del gran duca, non avea essa esitato per tali motivi a dare orecchio alla proposizione di quel principe. Si chiese ad alte grida l'abbraccio fraterno, e venne immediatamente accordato. Scorgendo quasi allo stesso tempo i re di Prussia e di Spagna a qual punto fosse difficile di giungere, almeno per il presente,a schiacciare la repubblica francese, intavolarono con essa negoziazioni di pace, le quali ultimarousi nell'aprile e nel luglio 1795. L’Alemagna 0 meglio l'Austria prosegui la guerra, e scorsero due anni senza che i Francesi facessero perdite significanti,« che la Toscana divergesse dal suo sistema di condotta, la quale però non giungeva mai a render tranquilli affatto i governanti di Parigi; ed i certo permesso di