DEI RE DI DANIMARCA 441 dopo la rivoluzione clic il.titolo di segretario del gabinetto del principe. Tutti quelli clic aveano cooperato alla caduta di Struensee furono ricompensati; c la grazia della corte si riverberò pure sugli ufficiali eh’erano stati impiegati in quella circostanza. Le cose furono rimesse sul piede antico. Il 25 gehna-ro i dipartimenti dell’interno e delle finanze ingiunsero di consegnare in originale tutti gli ordini-del gabinetto dispac-ciati dopo il i5 settembre 1770. Un’ ordinanza di polizia , ló stesso giorno affissa, repristinò gli antichi regolamenti relativi agli, alberghi pubblici ed osterie. Un ordine del- re del 6 febbraro rivocò l’altro 3 aprile 1771, clic accordava ad ogni cittadino libertà assoluta entro ai propri focolari,di guisa clic si riprodusse l’inquisizione domestica, soltanto per altro per invigilare che nulla avvenisse di contrario al buon ordine ed alla decenza. Un’ordinanza del 27 febbraro rimise in vigore le antiche- punizioni contra il concubinato, siccome produccnte scandalo ed impediente i matrimouii legittimi. Un’ordinanza del i3 febbraro annunciò l’istituzione di un nuovo consiglio,so.tto il nome di consiglio intimo distato; i membri che lo componevano erano il principe Federico, il conte Thott^ il conte di Rantzau-Ascheberg, il consigliere intimo Schack-Eathlou, l’ammiraglio Roemling, il generale Eiclistoedt, il conte Osten : essi ebbero il titolo di ministri di stato. Il considerando dell’ordinanza diceva che, giusta la volontà del re, tutti gli aiiari pei quali fosse necessaria uria risoluzione sovrana sarebbero prima esaminati nei dipartimenti cui essi appartenevano, poi sarebbero prodotti al re da uomini e in presenza d’uomini che conoscessero a fondo le leggi ed istituzioni del paese e potessero dare al re tutti i necessàri! schiarimenti. In conseguenza i membri.del consiglio intimo di stato doveano radunarsi in dati giorni della settimana presso il re; nessuno di essi polca avere la presidenza di un dipartimento, meno di quello degli affari esteri. Chiunque avesse a chiedere qualche cosa od a partecipare, dovea rivolgersi direttamente al dipartimento competente , il quale, secondo la natura delt’afiarc, lo sottoporrebbe al re nel suo consiglio coll’organo di un referente. Eravi il conte Tliott per la giustizia c l’interno; IV III.1 T.° IV.° 28 *